CIVIL WAR: The Last Full Measure
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06/12/2016Terzo lavoro della band svedese (quarto se consideriamo l'EP di esordio) costituita nel 2012 come conseguenza dello scisma avvenuto in casa Sabaton, lavoro riconducibile grosso modo come gli altri precedenti sullo stile della band di Joakim Broden. Aspettatevi quindi le solite liriche legate a tematiche belliche riguardanti avvenimenti storici e i chorus dal forte impatto epico, anche se un po' meno pomposi e bombastici rispetto alla band di Joakim Brodén; la loro volontà è sostanzialmente quella di mantenere una certa genuinità nel sound, e garantire una buona godibilità anche se i suoni maestosi non mancano: si ascolti a tal proposito “Road To Victory” dall'accento sinfonico e la cavalcata "Gladiator". Le twin guitar senza spiccare in personalità si mostrano comunque sempre sul pezzo scorrazzando a destra e a manca nei passaggi più veloci evidenziando una buona tenuta anche in quelli più cadenzati con un bel tappeto di tastiere a fornire il giusto supporto; la voce di Nils Patrik Johansson può apparire un po' sgraziata ma alla lunga riesce a farsi largo con una certa autorevolezza. Non è che tutto funzioni a meraviglia: nella lunga "A Tale That Never Should Be Told" le influenze dei Sabaton appaiono sin troppo sfacciate, quasi al limite del plagio e non convince la folk oriented "Tombstone" con quella strofa ska che poteva essere tranquillamente tralasciata, ma tutto sommato 'The Last Full Measure' può regalare parecchi momenti di soddisfazione agli amanti del power metal nord-europeo dalle connotazioni epico sinfoniche e l'emozionante title-track posta in chiusura ne è una degna manifestazione, l'obiettivo può considerarsi raggiunto ma non si riesce ad andare oltre.
Frago
08/12/2016, 09:49
Ecco, appena si allontanano dall'ombra dei Sabaton fanno cose migliori.