ANNEKE VAN GIERSBERGEN: The Darkest Skies Are The Brightest
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01/03/2021Gli ultimi anni devono essere stati complicati nella vita di Anneke Van Giersbergen, musicista tra le più talentuose che l’Olanda abbia mai avuto e con un estro e una carriera alle spalle tali da non aver bisogno di presentazioni. Il post-VUUR ha lasciato strascichi importanti dal punto di vista della sostenibilità finanziaria, ed al contempo (se non in maniera ancora più impattante) il rapporto di coppia che sembrava ormai essere praticamente inossidabile da anni, ha subito delle brusche frenate che hanno fortemente minato gli equilibri, fino quasi ad arrivare ad un punto di rottura. Essendo lei una persona che con la musica ha saputo togliersi molte soddisfazioni, e che grazie alla musica ha saputo trasmettere forti emozioni non solo agli ascoltatori, ma anche a sé stessa, non ha potuto fare altro che cercare di esorcizzare questi avvenimenti, se non addirittura a risolverli, solamente grazie alla musica. Alla sua musica. E lo ha fatto rintanandosi nel suo lato più intimo, molto di più di quanto fatto nei suoi passati dischi da solista e nelle sue collaborazioni più dilatate. Il titolo ‘The Darkest Skies Are The Brightest’ sintetizza proprio il fatto che Anneke ha voluto fare i conti con quelle sensazioni che le stavano provocando stati d’animo negativi, al punto da doversi in qualche modo rinchiudere nel suo profondo, al fine di raccogliere gli spunti essenziali che l’avrebbero riportata nella dimensione a lei più congeniale, quella del suo proverbiale sorriso stampato a 32 denti e del suo stare bene con sé stessi. Le canzoni oscillano tra momenti apparentemente allegri e ritmati (come “My Promise”, “Survive” e “I Saw A Car”) ed altri decisamente più riflessivi e toccanti, che prendono il sopravvento da “The Soul Knows” per tutto il resto dell’album. L’album per intero, in realtà, racchiude in sé i sentimenti già espressi prima, ma è grazie alla caratura e alla classe della voce di Eindhoven che si fa in modo che questo disco non si percepisca come un unicum denso di tristezza e di malinconia, risultando invece un disco con una sua varietà musicale, seppur non particolarmente accentuata. E poi, se ancora ci fosse bisogno di commenti, la voce della Van Giersbergen risulta essere talmente colorata, efficace, soave ed emozionante a tal punto che lei potrebbe davvero cantare qualsiasi cosa, come già ampiamente fatto. Ma è in lavori semi-acustici come questo che lei esprime forse il suo potenziale più acuto e soddisfacente, facendoti toccare con mano cosa prova una persona quando affronta momenti difficili come quelli che lei ha vissuto recentemente. Quando accompagnata da percussioni, quando invece da chitarra acustica e pianoforte, Anneke riesce a costruire una linea vocale che mette sempre tutti d’accordo, in una sorta di linea atmosferica di galleggiamento che è solamente miele per le orecchie. Qualcuno potrebbe eccepire sulla qualità del songwriting, o sul fatto che sia una soluzione troppo pop per i gusti di alcuni. Questo discorso, probabilmente, lo si sarebbe potuto fare in album come ‘Everything Is Changing’ e ‘Drive’ i quali, nonostante la buona fattura dei brani, stavano facendo virare la carriera della musicista verso un pop commerciale che forse non era proprio affar suo, oltre che essere prodotti in un periodo personalmente differente rispetto a quello attuale. Questa volta è diverso. Come detto, lei raccoglie le riflessioni che si è tenuta dentro per un certo periodo di tempo, e grazie unicamente alla sua classe e ad accompagnamenti poco più che accennati, riesce a tirare fuori l’album più personale ed intimo della propria carriera, nonché uno tra gli album qualitativamente più riusciti del suo percorso da solista, assolutamente distante da quanto fatto in band come The Gathering, Ayreon, Devin Townsend Project e, appunto, VUUR. In più, Anneke è riuscita a ristabilire il rapporto con suo marito, e già questo non è poco. ‘The Darkest Skies Are The Brightest’ è un disco da ascoltare a cuore aperto, tenendo per mano gli umori di Anneke e portarli verso una luce nuova e più luminosa.
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