AEROSMITH: Honkin' On Bobo
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07/04/2004Quando un gruppo rock esiste da più di trent'anni senza avere cali (o quasi), quando sforna hit a ripetizione senza scadere troppo nel commerciale, quando riesce ad essere apprezzato sia dalla critica che dal grande pubblico... in pratica, quando si è gli Aerosmith, tutto è concesso. Anche pubblicare un album di cover blues, scavando alla ricerca delle proprie origini, spiazzando fan e critici. Operazione rischiosa, coraggiosa, certamente non commerciale. O comunque non commerciale nel senso più gretto del termine. Tra le altre cose... operazione più che riuscita. Sì, perchè le 11 cover più un inedito presenti in questo cd sono belle. Tutte belle. Quindi un applauso al combo americano per la scelta dei brani. E poi sono suonate bene, in puro Aerosmith-Style, di modo che alcune diventano meglio degli originali! Certo, un purista blues storcerebbe il naso di fronte a un lavoro di questo genere, ma andate a sentirvi "Never Loved A Girl", resa famosa nientemeno che da Aretha Franklin... Tyler è immenso, sfodera acuti e pathos a profusione... sicuramente il pezzo migliore dell'intero album. Ma ogni brano ha un qualcosa che lo rende notevole: cito la splendida "Road Runner", la devastante "Baby, Please Don't Go" e l'ottima "Temperature", con Tyler sugli scudi anche con l'armonica a bocca. La chiusura è affidata a "Jesus Is On The Main Line", un meraviglioso Spiritual tradizionale che ci riporta alla mente l'America, con le sue bellezze e le sue contraddizioni. Spendo due parole anche per l'inedito, "The Grind": Blues, sempre più Blues, ma con quelle sonorità tipiche di "Crazy", "Amazing" o altre ballads. Sicuramente una hit. Gli Aerosmith con quest'album dimostrano di essere un gruppo in salute, affiatato, che si diverte ancora a suonare come trent'anni fa.
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