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LACUNA COIL

Serata di grande metal italiano al Motion Unlimited di Zingonia: ci sono infatti Lacuna Coil e Node a calcare il palco del locale bergamasco stasera. Una bagno di maledetto, grintoso, bollente e suadente metal made in Italy: cosa che non può far che piacere al sottoscritto, fervente sostenitore dell'idea che in Italia non siamo secondi a nessuno in fatto di talenti musicali. Il pubblico non si è certo fatto pregare per venire stasera: l'affluenza è ottima e la gente sembra calda al punto giusto per rendere elettrizzante la serata. Aprono il concerto i Node, band dedita ad un death tecnico di ottima fattura, aggressivo e ben suonato: il pubblico gradisce, canta e poga sulle ritmiche incalzanti e potenti del gruppo; peccato per la resa sonora abbastanza scadente che non rende giustizia ad una band con gli attributi e che dimostra, nelle ottime tracce dell'ultimo album "Das Kapital", di avere le carte in regola per andare molto lontano. Bravi, determinati e capaci di tenere ottimamente il palco, il combo sforna una prestazione tecnicamente convincente e dannatamente coinvolgente: a mio parere un'ottima prova quella di stasera, grazie anche ad un pubblico partecipe che non lesina applausi al gruppo. Non vedo l'ora di rivederli con un suono più pulito: promossi! [Flames Of Hell] Purtroppo, una volta sul palco, anche i Lacuna Coil non riescono a beneficiare della pulizia e della delicatezza dei suoni necessari a trasmettere al meglio la dolcezza e l'intimità delle loro canzoni. A compensare questa mancanza del locale, i nostri ci mettono davvero l'anima sfornando una prestazione grintosa e ricca di carica emotiva che rimarrà sicuramente impressa nel cuore dei numerosi fans presenti. Poco più di un'ora di concerto che è possibile riassumere come un concentrato di brividi caldi, intensi e profondi. "Swamped" apre degnamente un esibizione che attingerà molto dall'ultimo "Comalies" passando da "Entwined", "Self Deception" e "Humane". Senza un'attimo di pausa, una lunga "Halflife" introduce la doverosa e passionale rivisitazione dei migliori pezzi di "Unleashed Memories". L'intera sala viene dunque rapita e coinvolta dalla matura "When A Dead Man Walks", dalla sensuale "Cold Heritage" (canzone nella quale, Cristina, chiamata con la sua presenza a riempire da sola il palco e l'atmosfera del locale, regala un'interpretazione straordinariamente struggente meritevole di un lungo e spontaneo applauso dopo le ultime note del pezzo) e dall'ormai conosciutissima "Senzafine", cantata indistintamente da tutte le persone presenti. L'uteriore scarica di adrenalina arriva con l'aggressiva "Tight Rope", che precede la tanto acclamata "Heaven's A Lie", presentata come la madre di tante piacevoli polemiche che le ruotano attorno, e che forse, stanno solo portando successo e notorietà a questa talentuosa e meritevole band. Il finale è affidato a "Daylight Dancer", brano attraverso il quale, questa sera, Andrea e compagni colgono l'occasione di ringraziare il pubblico per il supporto rinnovando l'invito a partecipare al tour del prossimo album previsto per il 2005. Le ultime parole pronunciate dal palco sono: "Ricordatevi, senza di voi, noi non siamo niente!". Beh, che dire... Il giusto tributo ad un caloroso pubblico che penso non veda l'ora di avere tra le mani il nuovo gioiellino targato Lacuna Coil! Avanti così ragazzi! [Poisoneye]

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