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LACUNA COIL

Il lungo tour dei Lacuna Coil in giro per il mondo li porta finalmente anche nella loro terra natia ed eccoli quindi approdare per la prima tappa italiana all'Alcatraz di Milano, locale oramai sempre più luogo fisso per gli amanti delle performance live del rock e metal. Già arrivando un'ora prima dell'apertura dei cancelli si vede che l'affluenza è molto buona e la coda fuori dal locale si prolunga lunga la strada in attesa di poter entrare. Una volta aperte le porte il pubblico inizia ad arrivare con frequenza ed a poco a poco l'Alcatraz si riempi del fans della band lasciando ben pochi spazi liberi all'interno del locale. Nell'attesa della salita sul palco dei Lacuna Coil per circa una trentina di minuti veniamo intrattenuti dalla performance del gruppo di supporto: si tratta dei Dommin, band americana che ha esordito da poco con l'album 'Love Is Gone' che trovate qui recensito anche su HardSounds. I californiani si propongono al pubblico milanese per farsi conoscere puntando molto sulla caratteristica voce del cantante e le sonorità abbastanza cupe e decise, seppur nel complesso pur facendo un discreto lavoro non sembrano suscitare un grandissimo interesse da parte di una buona parte dei presenti. Passate da poco le ore 21 ecco invece che le immagini ed i suoni, tratti direttamente da quelli che potete vedere sul loro sito ufficiale, che fanno da sfondo al palco preannunciano all'ingresso degli highliner della serata. Uno ad uno salgono sul palco i componenti dei Lacuna Coil, ma come è avvenuto da un bel po' di date a questa parte manca sempre Marco Coti Zelati che a causa di un problema al braccio non può essere sul palco con il suo fido basso (è comunque presente a bordo palco e salirà a salutare il pubblico durante il concerto). I cinque rimanenti partono subito forte grazie alla coppia Cristina-Andrea che danno l'idea di essere in piena forma. Passo dopo passo la band propone pezzi tratti dell'ultimo disco 'Shallow Life' alternandoli con brani della storia più o meno recente tralasciando solo l'album d'esordio 'In A Reviere'. Brano dopo brano il pubblico si scalda sempre di più e gli incitamenti al gruppo e specialmente a Cristina aumentano (anche se quest'ultima fa capire che vuole si inneggi ai Lacuna Coil nel complesso e non solo a lei), con un pubblico che nelle file iniziali si dedica anche ad un leggero pogo durante i pezzi più tirati. Il concerto durerà nel complesso circa un'ora e tre quarti nei quali fra tutti i brani proposti mi hanno ben impressionato i classici cavalli di battaglia "Heaven's A Lie" e "Our Truth" insieme alle nuove "Spellbound", "I Won't Tell You" e la lentissima "Wide Awake". C'è comunque da sottolineare che durante tutta la performance la band non da alcun cenno di cedimento, dimostrando a tutti coloro che magari li stavano vedendo per la prima volta dal vivo che i Lacuna Coil non sono una banda costruita in studio, ma veri "animali da palco" che sanno come caricare il pubblico e proporre al meglio le proprie canzoni. Qualche nota negativa va invece a chi gestiva il mixer e i volumi di strumenti e microfoni: spesso ha cambiato la resa dei microfoni ed in alcuni frangenti non ha azzeccato il giusto livello mettendo troppo alti quelli dei due vocalist, creando un po' di distorisione nelle casse (comunque si è trattato solo di momenti e non ha rovinato la resa complessiva del concerto, anche se si poteva stare un po' più attenti). In definitiva possiamo tranquillamente dire che i Lacuna Coil hanno regalato ai propri fans un ottima esibizione live dove nessuno può dire di essere rimasto deluso dalla resa del gruppo o dalla scaletta scelta. A questo punto non ci resta che sperare di rivederli di nuovo sul palco al più presto. SETLIST 01. Survive 02. Underdog 03. Closer 04. I'm Not Afraid 05. Fragments Of Faith 06. Tight Rope 07. 1.19 08. I Won't Tell You 09. Heaven's A Lie 10. Fragile 11. Wide Awake 12. To The Edge 13. The Maze 14. Swamped 15. Enjoy The Silence 16. Not Enough 17. Spellbound 18. Out Truth

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