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ITALIAN METAL GODS

E' difficile alzarsi dal letto dopo un sabato sera relativamente impegnativo, di più dopo una pesante settimana di lavoro, ancora di più quando la testa ti fa talmente tanto male (cosa pensate... è la sinusite) da non riuscire a tenere un occhio aperto. Ma non fa niente. Mi imbottisco di analgesici, la macchina fotografica ce l'ho, il magico foglio con ill programma della giornata ce l'ho, carte cartine & indicazioni per il locale le ho... E' tempo di partire. La strada brucia, sta per arrivare la mia rovente Panda 750. Con non poche difficoltà, tra camion che procedono a velocità imbarazzanti e auto che mi inchiodano davanti per entrare dal benzinaio, arrivo in quel di Treviglio, tappa obbligatoria causa prelevamento amico. Con somma gioia scopro che mi è impossibile accedere al centro, causa blocco del traffico. Me la faccio allegramente a piedi, vado da lui a mangiare un buon pranzetto riscaldato... e si fa l'una! E' tardi, non arriveremo mai in tempo! Partiamo alla volta di Milano. Dopo un tragitto immersi nelle cartine e costellato di episodi folcloristici come infrazioni varie e clacsonate dalle altre auto, arriviamo finalmente al Black Hole. Depositiamo lo zaino ed entriamo nel locale. Sono le due e, come immaginavo, i The Pythons stanno eseguendo la loro ultima cover: la gente è poca, rigorosamente seduta al proprio tavolo o su dei comodi divanetti (esempio che io e il mio amico seguiamo a ruota). Due annotazioni, ovvero : acustica terribile,il cantante sembra sia a cantare fuori dal locale; il palco di Barbie, ovvero mi pare difficile che possano starci sopra più di cinque persone. Ma l'ora delle pignolerie è finita! Sul palco salgono i "coloriti" milanesi Stygian: coloriti non per altro, solo per la loro tenuta bianca che sotto i wood del Black Hole li faceva splendere come lampadine. Prima dell'inizio del concerto, Barto invita la gente ad uscire, poi le danze si aprono con "Killing the Sign": la band propone un Heavy Metal un pò atipico ma vincente; riff incalzanti con la voce di Barto che la fa da padrone e scherza con il pubblico, tenendo bene il palco.La gente inizia a muoversi e qualche timido apripista si apposta sotto il palco ma nulla di più più. La loro prova mi ha piacevolmente sorpreso, avevo sentito qualche pezzo (e nemmeno molto attentamente) dal loro sito, ma non mi sarei aspettato una prova così coinvolgente. Non male. E' il momento dei Blasphemer (Brutal Death) e degli Apeiron (Melodic Death Metal) : non amando il genere, scatto giusto qualche foto (per la mia coscienza di inviato), alzo i tacchi ed esco a consumare la mia sana birra, a fare conoscenza qua e là con qualche gruppo che suonerà più tardi e a procurarmi la scaletta del concerto, scoprendo così che la mia era completamente sbagliata. Ok, la pausa è finita e devo rientrare : suonano i Darklight, band milanese dedita al gothic metal, anche loro devo ammettere essere stati una bella sorpresa. Silvia (vocals) e Mass (keyboards) tengono molto bene il palco, catalizzando l'attenzione del pubblico : la voce di Silvia è pulita ed efficace, così come la chitarra di Luca che ci trascina di pezzo in pezzo. Non male davvero, soprattutto considerando che l'acustica era quella che era... complimenti ai Darklight. Fuori uno via l'altro, ora tocca ai Labyrinthus Noctis che pure offrono un gothic metal, ma di stampo completamente diverso: sonorità cupe dominanti e sampler a volontà, forse fin troppo. Genere strano che non sono riuscito ad apprezzare al meglio, complice l' acustica galeotta... la presenza scenica ha lasciato un po' a desiderare, sarà perchè ( come successivamente mi ha spiegato la cantante) sono una band nuova e devono ancora farsi le ossa e/o trovare il giusto feeling, ma tirando le somme mi sono un po' annoiato. Eccoli : i da me tanto attesi Event Horizon! Mi era capitato di leggere qualcosa su di loro, e l'interesse era cresciuto non poco. Salgono sul pacco e mi rendo conto che sono ben 7, incastrati in qualche modo su quel piccolo palco, e offrono una prova invidiabile : il loro Progressive Metal di stampo Dream Theater è buono e deciso, veloci assoli di tastiera e complesse parti di chitarra si mischiano molto bene per partorire un mix veramente piacevole. Anche il pubblico sembra apprezzare la loro coinvolgente prova, pur senza scomporsi più di tanto e godendosi lo spettacolo da seduto, chi per terra, chi sui divanetti Sono stato ben felice di aver scoperto questo gruppo e non mancherò di informarmi sul loro conto! Tocca ai Blackout, band di Nizza che propone un Prog-Thrash Metal molto strano nel suo genere ma avvincente :d ecisa e marcata la loro prova, peccato che la maggior parte del pubblico, nel frattempo, se ne fosse uscita efossero rimasti in pochi ad assistere al loro spettacolo di tecnica. Meritevole di nota soprattutto la prova offerta dal bassista della band. Arrivano gli Ira (Death Trash Metal) ed è' nuovamente tempo di pausa per me! Ne approfitto per andare a mangiare un boccone fuori dal locale, dato che il prezzo di beveraggi e panini mi pare decisamente eccessivo. Rientro in tempo per la prova dei Bloody Mary, band milanese votata anch'essa al gothic metal, ma questa volta di stampo Sentenced. Chitarra graffiante e voce tristemente suadente giocano nelle strofe, per poi sfociare più veloci nel ritornello : il pubblico,uno dei più numerosi della serata, sembra gradire e non si tira indietro quando c'è da saltare o cantare i ritornelli assieme al cantante. Per le prime battute la cosa ha coinvolto anche me, ma alla lunga ha iniziato ad annoiarmi... in difesa dei Bloody Mary posso nuovamente chiamare in causa la pessima acustica offerta del Black Hole, quindi li rimando alla prossima occasione come già fatto con altre band. Arrivano gli Irreverence (Thrash Metal) e vado via io. Dove? Fuori a riposarmi un po', sotto il sole. C'è da dire che questi Irreverence hanno suonato decisamente di più rispetto ad altri gruppi, ma non entro in merito a come è stata organizzata la serata. Arriva poi per me un altro momento molto atteso della serata, quello dell'entrata in scena dei Disciples Of Chaos, con i quali ho scambiato qualche parola sia prima che dopo il concerto. La band offre un Power Metal piuttosto sinfonico ma non per questo lascia spazio a parti più veloci e tecniche. La gente attorno è finalmente numerosa, era ora che qualcuno decidesse di alzarsi da quei divanetti! Dopo qualche problema con la batteria e la chitarra, inizia il concerto e l'opener Changing Breed ha un effetto notevole sul pubblico. L'acustica non si smentisce, ma quello che sono riuscito a sentire non è affatto male! I ragazzi sono coinvolgenti e decisi, peccano forse un po' in fatto di di presenza scenica ma non è la fine del mondo visto quello che porti sul palco! Si prosegue con Broken Mirrors, molto riuscita e apprezzata, con Warlok Quest e per finire con Lament for Lucifer (pezzo che ha reso molto di più dal vivo che su CD), molto varia e coinvolgente, e finalmente e Riccardo ci regala un po' di spettacolo con del finger picking. La prova offerta da questi ragazzi, giovani ma non inesperti, è nel complesso buona e vi invito ad andare a sentirli appena vi si presenta l'occasione, e a farmi sapere se mi sbaglio o meno. Anche se credo di non sbagliare. Arrivano i Kenòs (Technical Death) e, come per magia, sparisco di nuovo dal locale, colgo la palla al balzo e mio fiondo ad intervistare i Beholder. Piccola nota, per motivi prettamente pratici e tecnici la batteria dei Kenòs è stata l'unica utilizzata per tutta la giornata, e avrebbe dovuto contribuire a rendere un poco più veloce la preparazione dei gruppi, e invece alla fine i ritardi sono stati notevoli... un'ora e mezza complessiva alla fine della giornata. Parte Creation, ed è il momento per gli headliner Beholder di salire sul palco. La gente rispetto a prima, forse visto anche l'orario, è di meno, , ma l'osservatore non si fa scrupoli : Patrick invita con la mano il pubblico rimasto ad avvicinarsi e , alla fine della giornata, finalmente gli spettatori capiscono che ha piu senso stare vicino al palco (meglio tardi che mai). Segue Wish For Destruction, titletrack del loro ultimo album, Patrick e Leanan sembrano belli carichi e la loro tenuta on stage è impeccabile, come sempre. Un pò più stabili dietro di loro sono Matt, Andy e Markus (viste le dimensioni del palco è anche meglio così) :ancora un ringraziamento all'acustica, ed al suo fenomenale effetto cantanti-fuori-dal-locale, ma nonostante tutto il risultato è eccellente! Successivamente la band propone una scaletta con molti brani di Wish For Destruction (Beyond Science, Bleeding Town, World Leaders, Here Comes The Fire) e uno solo da The Legend Begins, ovvero The Ring Of Freedom, pezzo da me sempre venerato e attesissimo ma che è stato veramente inascoltabile. I Beholder chiudono la loro energica e convincente prova a mezzanotte e mezza, davanti ad un pubblico imabrazzante, per così dire, forse un pò stanco dal tour dè force della giornata. Una volta arrivato a casa, posso tirare le somme su questo Italian Metal Gods, lodando nonostante tutto l'evento e sperando che non sia uno degli ultimi! Questo genere di festival serve a mettere in luce chi merita e chi no, ma chi merita le attenzioni della gente è giusto che abbia possibilità di farsi conoscere. Concludo con una lista di Promossi e Bocciati di questa giornata : PROMOSSI : - Lo Staff del Black Hole: gentile e cordiale, buttafuori, mixeristi e l'addetta al guardaroba (ciao francesca) sono stati disponibli a rispondere alla mie domande e a stare dietro a tutte le mie richieste. - Il Prezzo del Biglietto : 10€ per sentire 15 gruppi e avere due buoni da utilizzare al bar mi sembra un ottimo prezzo. - Il Black Hole: il posto non è brutto, l'ampio spazio esterno compensa con le dimensioni un pò ridotte del locale all'interno... e non faceva nemmeno troppo caldo. - Tutti i gruppi: nessuno è sembrato svogliato o impaurito dalla manifestazione. Tutti determinat e con tanta voglia di fare. BOCCIATI : - L'acustica del Locale: indegna, dispersiva, unicamente mirata a far rumore. Buona per una discoteca. - Fonico del Black Hole: ha fatto quello che poteva per governare quel dannato impianto audio, ma mi è sembrato spesso lento, disattento e svogliato. Mi spiace. - Il Bar: vuoi bere? Una coca? Una sprite? Una birra? 4.50€! Stiamo scherzando?! Piuttosto esco dal locale e vado a bere fuori. - Il Parcheggio: selvaggio! So che tutta Milano è così, ma è terribile. - Il Pubblico: merita i peggio commenti! Buono per la musica classica, avrebbe gelato gli spiriti del miglior intrattenitore. Non avevo mai visto della gente così svogliata e disinteressata nei confronti della musica. Ma perchè siete venuti al concerto se poi ve ne siete stati per tutto il tempo seduti, a guardarvi in giro? Ciao a tutti e alla prossima.

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