AZARATH: PRAISE THE BEAST
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21/08/2009Arriva dalla Polonia questa band che influenze più regionali non poteva vantare. Se cercate una band estrema che rappresenti il sound polacco senza doversi rivolgere ai soliti Vader questi Azarath fanno senz'altro al caso vostro. Un gruppo così tipico non è poi così facile trovarlo. Potremmo chiudere la recensione dicendo immediatamente che se ci fosse stato il monicker Behemoth su 'Praise The Beast', spacciandolo per una raccolta di inediti risalenti a circa una decina di anni fa, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Senza contare, poi, che in questo disco troviamo nientemeno che Inferno dietro le pelli (mentre nei live li accompagna un altro drummer). Se non fosse per un certo divario tecnico, per un'impostazione più orientaleggiante da parte di Nergal e soci distinguere le band sarebbe stato pressochè impossibile. Troviamo gli stessi complicatissimi riff che ondeggiano dal black al death, terribili sfuriate di batteria e persino una produzione somigliante ai lavori antecedenti a 'Demigod'. E la cosa più pazzesca di tutte è che si lascia ascoltare, che a tratti risulta persino gradevole se non infastidisce l'impostazione quasi da plagio del vocalist Bruno. Sarebbe offensivo per l'intelligenza di chiunque dilungarsi oltre, avrete già capito di che si tratta.
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