WILL'O'WISP
Una lunga chiacchierata su Skype ci ha portato a definire curiosità, e approfondire meglio il graditissimo come-back dei Will'o'Wisp. Abbiamo parlato con Paolo, uno dei membri fondatori del gruppo in merito al passato, al presente ed al futuro della band. Ritornate dopo undici anni con un disco che si discosta totalmente da quelli che erano i WOW degli esordi: motivi e difficoltà? Undici anni, a volte sembra incredibile! Il motivo è stato semplicemente l'amore per la musica, il fatto di ricordarsi di amarla e la piccola soddisfazione di essere stati apprezzati. Non è stato facile, come hai detto, ora il sound della band è differente, ma credo che sia frutto di un'evoluzione mia personale. Trovare i musicisti non è stato facile, ma credo che non avrei potuto essere più fortunato. Per inciso comunque credo che anche ora la band, abbia conservato la mentalità "esplorativa" dell'epoca. Cosa intendi per "esplorativa" ? La voglia di ricercare le note, le partiture, di generare ambienti e quadri con la musica, diciamo una sorta di schizofrenia associativa, comunque evidente nei primi lavori. 'Kosmo' rappresenta sia un distacco dal passato, sia un valido continuo richiamo allo stesso: quali sono i punti forti di questa nuova opera? Immagino che l'artefice maggiore sia tu, visto che in seguito hai reclutato gli altri tre tuoi compagni di viaggio... Possiamo dire così perchè quasi tutta la musica presente su 'Kosmo' è stata scritta da me, ma ha poca importanza. Sono certo non avrebbe mai suonato come suona se non avessi avuto la fortuna di trovare questi straordinari compagni di viaggio che con la loro perizia e passione, hanno permesso alle note di realizzarsi. I punti forti: è sempre difficile quando parli di qualcosa che è tuo, dirne i pregi, direi che Kosmo è un disco suonato bene e ben prodotto con speriamo delle idee interessanti! Nonostante sia già legato alla quasi totalità dell'album, non posso fare a meno di ascoltare "Om Mani Pad Me Hum": com'è nato questo brano, e com'è nata soprattutto l'idea dello sperimentare sulla voce, con la seguente progressione sulle sei corde? "Om Mani Pad Me Hum" ha una storia curiosa, l'idea è nata mentre studiavo alcuni "raga" indiani. Ho inziato da uno di essi e via via ho sovrapposto strati. La voce è un'idea di Deimos che ha riprodotto la tecnica usata dai monaci con la creazione delle armoniche. Ecco uan cosa se vuoi molto Will’o’Wisp nell'idea, è poi il solo che come avrai notato, spezza molto col misticismo del pezzo. L'interesse per la cultura, non solo musicale, appartenente ad altri mondi, non è riscontrabile solo nel brano prima analizzato: cosa ci puoi dire a proposito? Credo la musica sia qualcosa che vada oltre l’umano, così come lo è la cultura spirituale. Si generano da esigenze che travalicano la carne per cui le ho sempre viste naturalmente connesse. Mi è parsa calzante l'idea di accompagnare la nostra musica a dei concetti spirituali evocativi ma soprattutto profondi. Ad affiancarti ci sono dei nomi validi e "giovani promesse" della scena italiana. A parte Oinos, che un pò tutti conosciamo, sei riuscito a scegliere dei personaggi davvero particolari. Presentaceli e dicci cosa ne pensi del loro operato. Jacopo oltre ad essere una ottima persona, è anche uno straordinario musicista, nonostante sia giovane le sue idee e la sua tecnica, lo rendono a mio avviso un’artista promettentissimo e mi fa piacere che inizi a raccogliere consensi un pò ovunque nel suo operato: questo se pensi che oltre a WOW, è bassista dei Nerve e degli Antropofagus, che sono formazioni note e molto apprezzate. Deimos è stato un vero jolly, ero abbstanza disperato, poi un giorno ho sentito una sua traccia. Il destino ha voluto che ci incontrassimo per vie traverse, e devo dire si è rivelato un cantante davvero straordinario. L'ennesima riprova di quanto la scena talvolta, non premi chi meriti davvero, e penso ai suoi defunti Revenant. Oinos lo hai detto tu. Oltre che un amico lo ritengo geniale. E se pensi alla storia dei Thy Nature ritorniamo a quanto la scena possa essere ingrata. In 'Kosmo' si ascolta, e anche in modo accentuato, il tuo amore per Voivod, Slayer, Death e Ozric Tentacles (ma forse questo dipende dalle atmosfere molto psichedeliche), Aghora, Cynic ... I Voivod restano per me l'ideale ineguagliabile di band. Gli Slayer la mia idea di cattiveria e i Death la mia idea di tecnicismo legato a produrre riff e non cascate di note. Oggi ci sono band tecnicissime ma quanti riff ricordi? Io apprezzo molto il lato tecnico, ma alla fine si fa musica. In questo per me i Cynic di 'Focus' e i Death restano ancora oggi un fulgido esempio. A tal proposito, per tutta la durata del disco è presente una forte carica emotiva: a cosa credi sia dovuta? Quali sono state le tue influenze extra-musicali che ti hanno portato a scrivere 'Kosmo' anni fa, e che magari hanno questa capacità di essere trasmesse anche lungo lo stesso filo dell'ascoltatore? 'Kosmo' è un disco di rinascita, un percorso spirituale mio personale. Speravo passasse nella musica, e l'idea di attingere al bardo mi è parsa consona. Io lo considero un lavoro profondamente mistico al di là dell'aggressione di alcune parti. Spero trapeli e si esplichi. Una domanda un pochino fuori tema: cos'hai fatto tutti questi anni lontano dalla musica? Avrai mica composto materiale per altri album? A dire il vero per alcuni anni non ho nemmeno toccato lo strumento. Lo split della band mi aveva deluso profondamente. Così mi sono allontanato dal percorso, ma come vedi ci son cose cui grazie al cielo non puoi sfuggire. Giorni fa è uscito un link sulla vostra pagina facebook che invitava gli utenti a comperare i vostri brani sulla piattaforma iTunes: inoltre non è l'unica azione di diffusione con cui avete promosso 'Kosmo'... Nadir è un'etichetta seria, lavora bene, ha un'ottima distribuzione e garantisce la giusta visibiltà. Tutti i nostri lavori dal ‘94 in poi sono sotto Nadir e ne sono sempre stato pienamente soddisfatto, credo che il matrimonio sarà felice e duraturo. 'Five Colours' è il tipico brano d'apertura: ficcante, veloce ma originale. Con i due brani seguenti mettete in mostra il vostro lato brutale, poi ce ne sono altri che sono l'anima folle dei WOW come la titletrack o "Going Back (My Samsara)". 'Kosmo' ha mille facce perchè è stato anche un lavoro di squadra, giusto? Il disco è un concept, per cui ogni canzone ha tagliato la sua dinamica sui concetti che vi erano espressi. "Persecutions" come si intuisce dal titolo doveva necessariamente avere una violenza aggiunta (l'idea di martellare così tanto è di Oinos), "Kosmo" è il centro del lavoro e si esplica nel solo centrale con cui si voleva dare l'idea della gioia della rinascita, ma circondata dal mistero che vi è prima e dopo il nascere di una vita. Immagino che all'ascolto del disco molti vorranno sentirvi dal vivo: avete qualche idea in programma o per ora volete rimanere in studio a preparare già qualcos'altro di nuovo? Riteniamo la cosa possibile, ma in caso di sviluppi interessanti, quello che ora importa a tutta la band è l'accoglienza che gli ascoltatori e la critica riserveranno a 'Kosmo'. Da lì capiremo alcune cose che peraltro non influenzeranno comunque la stesura del prossimo lavoro. Abbiamo già in mente come suonerà e come sarà. Fare un clone di 'Kosmo', o di un lavoro passato sarebbe scorretto e persino noioso. Speriamo solo di mantenere la nostra personalità, ma attendetevi qualcosa di spiazzante! Sarà ancora un disco death-prog, ma con molte idee particolari. Spazio libero! Senza ruffianeria Vi e Ti ringraziamo per l'attenzione e lo spazio concessoci. Speriamo che 'Kosmo' possa essere accolto bene ma soprattutto ascoltato, una band vive nelle opinioni di chi la ascolta. Una band fa musica per creare emozioni, e noi speriamo umilmente di poterne suscitare. Premiateci con un ascolto, per noi è la cosa più bella ed importante.
Commenti