NOMORESPEECH
In quel di Pozzuoli abbiamo avuto il piacere di intervistare la vocalist dei NoMoreSpeech, Alteria, che ci ha parlato del nuovo album, del tour e della musica rock in generale. Com'è nato questo progetto, i NoMoreSpeech? Bene, noi esistiamo dal 2007, io e Nando (basso) arrivavamo da una situazione musicale insieme, ne siamo usciti ed abbiamo deciso di mettere su una band con persone che avessero un po' la nostra voglia di suonare, di divertirsi. Avevamo sentito parlare di Roby (batterista) che avevamo già visto suonare in qualche serata e ci è piaciuto tantissimo, quindi da subito l'abbiamo chiamato e lui ha accettato. Poi alcuni amici ci hanno parlato di Tony (chitarra), molto bravo. Allora siamo andati una sera in un locale, l'abbiamo visto all'opera ed abbiamo detto "E' lui". E' bastata la prima prova insieme per capire che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda. Visto che siete insieme dal 2007, come mai tutto questo tempo per realizzare l'album? Così tanto tempo per una serie di motivi: il primo è che i primi anni ci siamo dedicati a suonare live, quindi cover, e la nostra priorità non era quella di fare un disco. Successivamente abbiamo avuto dei cambi di formazione che hanno rallentato molto il nostro lavoro, perché il batterista è uscito per poi rientrare. Infine, in realtà il disco era già pronto, esiste già da due anni, le tempistiche per trovare la distribuzione, tutti meccanismi che ruotano attorno alla realizzazione di un disco e via dicendo, ma ce l'abbiamo fatta. Il 2 marzo finalmente è uscito il nostro album. L'album di debutto ha riscontrato molti pareri positivi, vi aspettavate un così tanto successo? Ma quale successo? (ridendo). Io avevo un timore, ovvero che essendo Alteria di Rock Tv, quella di Rock N Roll Radio, insomma una che per la maggior parte delle persone che mi conosce non in qualità di cantante, ma di presentatrice. In realtà faccio la cantante da quando avevo 16 anni. Per gioco poi ho iniziato a fare Rock Tv, proprio per la mia passione per il rock. Mi aspettavo quindi di essere massacrata da questo punto di vista perché il pubblico dei metallari e dei rockettari è cattivello, c'è quindi un po' di prevenzione "ma va, è quella della televisione", invece devo dire le recensioni sono molto belle e positive. Una cosa che pensavo ci penalizzasse è il fatto che il cd non ha un genere musicale ben definito, non siamo Metal, non siamo hardrock, siamo un crossover, un bel mix insomma, e questa cosa pensavamo non mettesse d'accordo nessuno, in realtà il fatto di non essere eterogenei è stata la cosa giudicata positivamente. L'album ha un grande impatto anche suonato dal vivo. Come lo spieghi? Anche secondo noi, ci divertiamo da pazzi a suonare live. Devo dire che la nostra intenzione era farlo più live possibile, quindi pochi effetti elettronici, con e poche sovraincisioni. Più che altro perché ti presenti dal vivo, hai 800 basi e che senso ha? Noi vogliamo che quello che senti nel cd bene o male sia la stessa cosa che senti dal vivo. Come sta procedendo il vostro tour? Siamo partiti il giorno prima della pubblicazione dell'album, l' 1 marzo. Abbiamo 15 date in giro per l'Italia, ma non ci siamo spinti più sotto di Napoli, purtroppo, perché ci piacerebbe scendere ancora più giù. Procede tutto molto bene, il riscontro è positivo, nel senso che anche arrivando a suonare in locali dove non tutti erano lì per noi, perché non essendo famosi, abbiamo avuto una bella risposta da parte del pubblico. Stiamo anche vendendo molti dischi durante i live. Quali sono i vostri progetti una volta terminato il tour? Il progetto per la band è per prima cosa guardare fuori dall'Italia. Ci piacerebbe molto riuscire ad organizzare un tour fuori, abbiamo già qualcosa in cantiere, ma è tutto ancora da definire. Si pensa di andare in America per fare un tour lì, una prova insomma. Poi abbiamo già tante idee in testa, proprio a livello musicale, quindi appena avremo modo di metterci in sala, andare avanti a comporre. Riesci a conciliare tutti i tuoi impegni, tu lavori per Rock Tv, Rock n roll radio, Rai e i NoMoreSpeech? Riesco, o meglio ci provo. E c'è anche mia figlia (ridendo), ma restiamo sul lavoro, dai. Comunque ci provo, mi capita molte volte di ricevere telefonate di chi mi chiama per fare delle serate, apro il calendario e propongono una serata, la stessa di altri impegni e quindi devo cercare di incastrare il tutto. Non è facile, ma do delle priorità, la prima è, a parte mia figlia, la mia band: i Nomorespeech. Per esempio i Rezophonic ora sono in tour, io per Marzo ho avvisato "Non fate affidamento su di me che sono in giro con la mia band". Come dicevi, hai preso parte al progetto degli Rezophonic, com'è stata questa esperienza? Meravigliosa. Un'esperienza bellissima, è una grande famiglia che fa del bene, nel senso che andiamo a suonare in giro del rock'n'roll e intanto abbiamo questi numeri che aumentano, 128 pozzi in Africa, 3 cisterne, scuole costruite, quindi è proprio bello. Poi c'è un bel clima, tra di noi andiamo molto d'accordo, ed ho avuto modo di suonare con musicisti decisamente più affermati di me, vedi Cristina Scabbia, Michele Caparezza. L'ambiente musicale è cambiato radicalmente grazie alle nuove tecnologie, in meglio o in peggio? C'è sicuramente il pro, ed il contro. Il pro è che riesci a diffondere la tua musica più facilmente anche semplicemente postando il link di "Think Or Feel" su Facebook, tu in tre secondi lo fai vedere a chi vuoi. Il contro lo conosciamo bene, dopo un secondo chi vuole ti può mettere il pezzo su emule, insomma programma di download. Durante i live eseguite delle cover, c'è una canzone che amate eseguire particolarmente? Nel tour attuale dei Nomorespeech suoniamo pochissime cover rispetto gli anni precedenti. Di pezzi che amiamo suonare molto sul palco sono brani rock'n'roll tipo gli Ac/Dc, Led Zeppelin, Whitesnake. Quelli sono pezzi che li esegui e ci divertiamo tantissimo a cazzeggiare sul palco... Tornando all'album, quali difficoltà avete incontrato durante il percorso che vi ha portato alla sua realizzazione, e cosa vi sentite di consigliare alle band che vogliono intraprendere una carriera in questo ambiente? Tanta pazienza, ma tanta. Le difficoltà sono: non ci sono più soldi, quindi l'idea di un'etichetta discografica che investe su di te non esiste più. E' tutto di tua iniziativa, noi ad esempio siamo autofinanziati ed autoprodotti. Ci siamo pagati il disco, il video. Abbiamo veramente speso soldi, tanti, e per dei ragazzi come noi sono tanti! Quindi, di sicuro bisogna mettersi in testa che c'è da farsi in culo anche a livello economico. Poi ti vai a scontrare con delle realtà molto chiuse, molti infatti pensano "Sei Alteria, lavori, quindi hai già le porte spalancate", Uh cazz' (ridendo), non è così, per esempio, alcune radio hanno rimbalzato la richiesta di far girare il nostro singolo, quindi bisogna entrare in questi meccanismi. Una band emergente in Italia, parlo in generale non di noi, non la sentirete mai sulle stazioni radio, quindi non è affatto facile. In qualità di vocalist c'è una donna nel mondo del rock a cui ti ispiri? Mmm, bella domanda. Ti posso dire chi preferisco nel mondo del rock. Se parliamo di voce, come mio gusto personale, mi viene da dire Sandra Nasić dei Guano Apes che mi piace tantissimo. Di rock quindi direi lei, Cristina Scabbia (Lacuna Coil), è una mia grandissima amica, è favolosa e bravissima. (Nando si aggiunge all'intervista): mi suggeriscono Skin, io la trovo spettacolare però non mi ispira, o meglio non mi ispiro a nessuna dai. A dire la verità abbiamo provato ad accostare il tuo modo di cantare a voci femminili, ma non ci siamo riusciti. Meglio, quella che si avvicina di più è proprio Sandra Nasić dei Guano Apes. (ridendo) Bene così, sono unica! Lei ha perso tanto però rispetto agli inizi. Noi siamo andati a vederli tre mesi fa a Milano, e ci sono rimasta molto molto male. Quindi si può dire che come band capitanata da una donna ascolti loro, i Guano Apes? In generale la musica che ascolto io, capitanata da una donna, non ce ne sono. Ascolto cantanti uomini. Le donne ci sono nel mondo musicale, ma in un genere che a me non piace molto tipo gli Epica, i Nightwish, quel tipo di musica, insomma. Sono bravissime, per carità, ma a me quel cantato non piace proprio.
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