IAN CHRISTE: VAN HALEN: TUTTA LA STORIA
Quale miglior passatempo estivo se non godersi la lettura della biografia dei Van Halen sotto l’ombrellone? Dal titolo è emblematico, 'Tutta La Storia' racconta l’incredibile avventura artistica, ma non solo, dei due fratelli olandesi più noti nel mondo del rock, diventate due star planetarie che rimarranno nella leggenda per averne riscritto alcune tra le pagine più importanti. La lettura del libro scorre che è un piacere, dinamica e frizzante come il sound della band californiana, ogni pagina (quasi 300) trasuda puro rock’n’roll, per una band che in oltre 30 anni ne ha rappresentato la quintessenza. Se il ruolo di fulcro artistico è stato ricoperto dai due fratelli (Edward ed Alex), due geni sregolati che hanno rinnovato, vale per entrambi, il proprio strumento, bisogna dare atto quanto abbiano rappresentato per l’economia della band i due frontman storici: lo spavaldo e spumeggiante David Lee Roth e l’incallito rocker tutto d’un pezzo Sammy Hagar. La grandezza di un gruppo come i Van Halen è facile da riassumere, sono riusciti a proporre un suono e uno stile interpretando il rock su due diverse dimensioni, in egual misura d’eccellenza: scarno, essenziale, heavy ed innovativo con la prima formazione guidata dall’anfitrione Roth, dinamico, elegante e più ricercato durante il periodo con l’ex Montrose Hagar. Il libro è una manna per chi, come noi europei, non hanno avuto la fortuna di vivere da vicino la saga e l’epopea della band californiana, conoscere gli aspetti (spesso non molto idilliaci) di tutte le personalità che sono confluite sotto il marchio dorato VH ed in qual modo abbiano inciso, fermamente, nel tramutare una cover school band in un gruppo rivoluzionario in ottica rock. Qui troverete tutto ma proprio tutto sulla biografia dei Van Halen, è inutile fare anticipazioni, il consiglio è di procurarsi una copia e godersi la lettura, ascoltando un best of qualsiasi con il meglio della produzione musicale della band americana, così da non scontentare sia Roth che Hagar: non ce ne voglia il buon Cherone.
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