707: Voglia di ristampe
Un magico triangolo nel nome dell’AOR di classe targato 707. La qualità del remastered è elevatissima, soprattutto per la release omonima e ‘Mega Force’, un super classico per il genere, entrambi ai tempi supportati da buone produzioni ed oggi rivitalizzati con dei suoni magnifici dalla Rock Candy. I 707 sono stati l’espressione di tre voci con caratteristiche diverse, non particolarmente carismatiche, che ne hanno limitato il potenziale commerciale, almeno fino all’ingresso di Kevin Chalfant. ‘707’ gode di una scrittura buonissima, che spazia tra l’Elton John (quello storico) più scoppiettante ed i primi Foreigner (in formazione a sei elementi) ancorati al suono inglese. Come retaggio degli anni ‘70 il piano ricopre un ruolo importante nell’economia delle canzoni, perfettamente inserito negli spazi tra le tastiere e le chitarre. "I Could Be Good For You" è stata una piccola hit AOR, ma il resto è anche meglio: "Save Me", "You Who Needs To Know", "Slow Down" (echi alla ELO) e "Waste Of Time", che sembra un brano dei Savatage anti-litteram. "One Way Highway" e "Whole Lot Better" rappresentano i due vertici alti del debutto, due ballad pregne di quel fascino sinfonico impartito dai Moody Blues.
‘The Second Album’ gode di un timbro sonoro più marcato alla Foreigner, le ritmiche sono più robuste rispetto al suo predecessore, ma qui manca una voce alla Lou Gramm in grado di aprire i brani; i limiti vocali dei 707 vengono messi a nudo e sono soprattutto le voci soliste a lasciare desiderare. Il reclutamento del talentuoso vocalist Kevin Chalfant (futuro The Storm autori di due album clamorosi, oltre ad una fugace comparsa nei Journey in assenza di Steve Perry), arriva tramite il produttore George Tutko (Rod Stewartd, Lita Ford e Kiss), ed è grazie a questo connubio che i 707 entrano dalla porta principale del Paradiso.
‘Mega Force’ li trascina fino alla 12° posizione di Billboard, ed i 707 vivono il loro miglior periodo artistico, ma di breve durata: la Broadwalk Rec., sorta da una costola della Casablanca Rec. (Kiss ed Angel), paga le conseguenze del crack finanziario dell’etichetta fondata da Neil Bogart. ‘Mega Force’ nasce sotto la stella radiosa dei Journey, non solo per l’evidente timbro vocale di Chalfant simile a quello di Perry, ma il taglio sonoro riconduce a Neal Schon e soci, ovvero lo zenit per le sonorità AOR. Chalfant rappresenta il terminale perfetto per rendere spettacolari la magniloquente title track (prodotta da Keith Olsen ed inserita come nella soundtrack dell’omonimo movie), e la successiva "Can’t Hold Back"’, un duo d’apertura da cardiopalma, come la splendida e notturna (quasi) ballad "Out Of The Dark": tra le meraviglie AOR all time.
Il terzo sigillo è figlio di una scrittura matura, "Hello Girl", "We Will Last", "Heartbeat", oppure la prova di forza di "Hell Or High Water", risplendono ancora oggi grazie al fine lavoro operato dalla Rock Candy in una ristampa imperdibile, arricchita di bonus, che farà la gioia di molti.
VOTO 90
Commenti