TWELVE TRIBES: MIDWEST PANDEMIC
data
16/10/2006Nuova fatica per i Twelve Tribes, band di metalcore moderno e pregno di melodie (ma tutt’altro che commerciale) che mi stupì più che positivamente con il precedente “The Rebirth Of Tragedy”, che univa alla furia noise del post core targato Ferret un’attitudine prettamente melodica, quasi hard rock, quasi da Nickelback soprattutto per quanto riguardava i ritornelli dominati dalla voce dell’ottimo Adam Jackson. I nostri nel frattempo si sono fatti le ossa girando con nomi grossi (tra cui un tour europeo con Killswitch Engage… mica gli sfigati del giro) e la cosa ha senza dubbio influenzato la qualità e la ‘confidence’ della loro nuova fatica “Midwest Pandemic”, ancora sotto Ferret. Senza distaccarsi troppo dalla letale miscela dei due stili sopra menzionati, si nota come in “Midwest Pandemic” i cinque statunitensi puntino sempre a cercare la melodie vincente, più che in passato, e se nella maggior parte dei casi il risultato è buono, segno del genuino talento in possesso della band, si ha troppo spesso la sensazione che i Twelve Tribes cerchino di giocare troppo ai novelli Killswitch Engage (alcuni passaggi dell’album sembrano veramente degli excerpts dai dischi di Dutkiewicz e soci) tarpando quindi le ali a quella che era una proposta fresca ed entusiasmante e che non necessitava certo di un’ulteriore iniezione di melodia. Vedremo in futuro come evolveranno le cose, per ora “Midwest Pandemic” è un signor disco che però si sta indirizzando verso una strada che porta alle sabbie mobili… time will tell.
Commenti