THE CHASING MONSTER: Tales - Today, Our Last Day On Earth
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10/01/2017Essere soli nel buio della foresta, con solamente un flebile falò a mantenere la speranza di sopravvivere in questo mondo. E cercare di essere solidali, speranzosi, vicini, prima che il fuoco si spenga lentamente e spazzi via in un attimo tutto ciò che nella vita è stato costruito, non potendo quindi affrontare nuove ed emozionanti avventure. Questo è il sogno di Emm, la protagonista assieme al suo compagno di storie Oliver, ed a Aiden, che si presume sia un cane o un qualsiasi animale della foresta che ha tenuto compagnia ai due ragazzi per gran parte del sogno, raccontato dalle sapienti mani e dall’entusiasmante (lo dico da subito) musica dei viterbesi The Chasing Monster, i quali sotto l’etichetta Antigony Records danno alle stampe il loro debutto su lunga distanza, intitolato ‘Tales’. Esistono due versioni di quest’album: ‘Tales’ che è composto esclusivamente dalle tracce musicali, e ‘Tales – Today, Our Last Day On Earth’, che è quella caldamente consigliata in cui, oltre alle tracce musicali, sono inclusi anche gli intermezzi parlati ed i dialoghi tra Emm ed Oliver, accompagnati dalle note di un’atmosfera talmente tagliente da lasciare lacerazioni nel cuore difficili da rimarginare in breve tempo. La musica dei The Chasing Monster è un post-rock dalla veemente vena dark e malinconica, a partire dalle prime tracce e che si ripercuotono con maggior vigore nel prosieguo del lavoro. Le musiche ricordano molto ciò che è stato fatto dai grandi If These Trees Could Talk, soprattutto nelle parti più poderose e graffianti, come in “The Porcupine Dilemma”. Nonostante la vita dei due ragazzi sia prossima alla fine, cercano comunque di mantenere il fuoco vivo della speranza, raccontando storie fantastiche, ma soprattutto raccontandosi prendendo consapevolezza di ciò che è stato fatto finora e cosa si sarebbe potuto fare per migliorare la propria esistenza. E tra un dialogo e l’altro, le musiche del gruppo viterbese si perpetuano con una classe innata: “Albatros” ci fa spiccare il volo verso orizzonti lontani, spiegando le ali come solo l’imponente volatile sa fare. Con leggiadria, sfidando le correnti avverse, ed al contrario cavalcandole e domandole. E la conclusiva “Today, Our Last Day On Earth” suggella che è ormai giunta la fine di tutte le esistenze, dove si alternano le residue estreme speranze di rimanere in vita dei protagonisti, e il post-rock struggente della band, in un connubio da pelle d’oca. Fino a che non suona la sveglia, ed Emm, turbata, tenta di cercare il suo Oliver ormai perso nei cassetti della sua mente. Possiamo azzardare a dire che questo sarà già uno dei migliori album post-rock del 2017? Le parole rimarranno scritte, scripta manent, e poi ci rivediamo alla fine dell’anno. Dedicato ovviamente a tutti, ma soprattutto a chi possiede un cuore aperto e sensibile, che possa accogliere emozioni, turbamenti ed atmosfere sognanti cariche di una passionalità da far tremare le vene ai polsi. Che debutto!
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