THE BIG JAZZ DUO: Enemy
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19/06/2015Sono sempre più convinto che la nuova ondata metal tricolore possa darci grandi soddisfazioni. Ci sono tantissimi volti nuovi degni di attenzione rispetto anche a solo cinque anni fa. E sinceramente la cosa che mi sorprende di più è vedere come qualitativamente ormai non si abbia più nulla da invidiare a band inglesi o statunitensi, nemmeno in termini di produzione. Il caso dei Big Jazz Duo (ottimo nome, calcolando che sono ben cinque gli elementi e non facciano jazz) penso sia perfetto: una band relativamente giovane, che vive in maniera intelligente e spassionata la propria passione per la musica e un disco – 'Enemy' – fatto su misura per guadagnarsi i meritati consensi. Rispetto alla maggior parte delle band "core" odierne i Nostri all’elettronica hanno preferito parti sinfoniche, al dualismo vocale melodico/urlato hanno risposto con un growl da ingorgo intestinale, ed infine il look, beh, diciamocelo, non sono dei fotomodelli. Hanno gli attributi questi ragazzi, e lo dimostrano suonando. Nove brani decisamente intensi e off-limits, dove la melodia è forse rappresentata dalle parti sinfoniche che di tanto in tanto alleggeriscono la pressione, fatta di riff intricatissimi di matrice death metal e un modo di proporsi ritmicamente parlando caro alle band deathcore prima era (quelle pure e crude, per intenderci). Rispetto a molte produzioni di settore a piacere è soprattutto la capacità dei Big Jazz Duo di dare un’anima a ogni brano, evitando quindi di risultare scontati, o noiosi dopo pochi ascolti. E se da una parte le sinfonie potrebbero disturbare, dall’altra sono forse il fiore all’occhiello di questo lavoro visto che riescono a spezzare ritmi serratissimi senza per questo rovinare il mood del brano. Al tutto vanno poi aggiunti i testi, interessanti nella loro visione distorta di situazioni e scenari. Davvero un ottimo lavoro questo 'Enemy', produzione che potrebbe piacere sia al metallaro vecchia scuola, sia alle nuove generazioni per quanto è tecnico e valido.
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