THE AGONIST: LULLABIES FOR THE DORMANT MIND
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15/03/2009Ritorno veloce per i canadesi The Agonist (il debutto risale a poco più di due anni fa), una delle tante scommesse in campo female e core per la Century Media. Fortunatamente il trio canadese non ricade all’interno dei soliti clichè del genere, ed esibisce con orgoglio una personalità spiccatamente progressiva, unita a testi di impegno sociale. Il loro secondo disco punta ancor di più in territori estremi da una parte, e progressivi dall’altra, senza ovviamente dimenticare i breakdown o le melodie squisitamente swedish (l’ottima "Thank You, Pain"); purtroppo tutti gli sforzi della band non fanno raggiungere il risultato sperato. Si percepisce chiaramente che 'Lullabies' è un disco corposo, sul quale è stata spese una buona dose di lavoro, ma le idee sembrano ancora un po’ confuse e l’effetto minestrone è sempre dietro l’angolo, così come quello ripetitività (purtroppo mancano ancora delle melodie incisive al 100%). Non mancano affatto i lati positivi, sia chiaro. Pezzi eccellenti ("Martyr Art", "Chlorpromazine", dalle influenze industrial), e idee che a volte si rivelano gemme, come la rivisitazione a cappella del Lago Dei Cigni. Un buon proseguimento, ma ancora non siamo a livelli eccellenti.
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