TALISMAN STONE: LOVECRAFTOPOLIS
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09/03/2012Trio particolare questi Talisman Stone, formazione senza chitarra e con doppio basso che si cimenta un in doom rock dalle riminiscenze post metal. Quattro brani in cui i parmensi dimostrano di avere buone capacità compositive sulla media distanza, mentre riescono a perdersi spesso e volentieri quando i brani hanno un minutaggio che supera abbondantemente i dieci minuti. E lì che il gruppo manifesta evidenti limiti non sapendo come portare a termine tracce che potrebbero terminare molto prima, o quanto meno coprire la stessa lunghezza con convinzione maggiore, più incisività e più padronanza della materia. Alla fine 'Lovecraftopoli' si rivela un disco riuscito a metà perchè se i Talisman Stone conoscono bene la partenza, non si può dire lo stesso della destinazione. In tal modo le accordature slabbrate dei bassi e gli innesti del sitar, che apportano un sound personale, non trovano lo sbocco giusto e restano intrappolati in composizioni che protendono in maniera funzionale, ma compiendosi con molta difficolta. Restano vive, invece, la sensazione di claustrofobia ed un terrore sottile che accompagnano i quaranta e passa minuti dell'album, segno che i tre sanno come tramutare le emozioni in musica. Se solo riuscissero ad essere allo stesso tempo più concreti...
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