TAILGUNNER: Guns For Hire
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06/10/2023"La più grande rivelazione del metal britannico da quindici anni a questa parte". Si utilizzano parole grosse in giro per il web per definire questi anglosassoni. Anche il bassista e leader Thomas Hewson non manca di ambizione nel momento in cui dichiara che l'obbiettivo era "mettere insieme la band heavy metal definitiva". Il nome della band così come l'apertura del primo brano "Shadows Of War" (che ricorda quello di "Moonchild") sono due indizi che indicano come fonte di ispirazione i connazionali Iron Maiden, dato confermato dalla band stessa. In particolare il chitarrismo richiama quello dei primi due album dei loro più celebri connazionali. Certi caratteri power/speed rendono tuttavia i primi Helloween e similia la fonte di ispirazione più rilevante. Non manca qualche momento più melodico come "Revolution Scream" in cui ci si trova a pensare a certo power metal europeo, a la Stratovarius per intenderci. Ma il lavoro è eminentemente retrò e apologetico nelle intenzioni, come è evidente anche dalle note che lo accompagnano, e in questo senso sono in ritardo di cinque lustri su una band come gli Hammerfall, altra formazione a cui ci si può riferire per un paragone. "Crashdive" e "Blood For Blood" sono esempi in questo senso, con cori un po' troppo banali per il bene dei brani. A dispetto della citazione roboante ad inizio recensione, questo è un album decoroso e niente più. Laddove i nostri ci mettono un po' più di energia come in "New Horizons" si può essere tentati di dare un giudizio un po' più generoso, ma ci sono almeno altrettanti momenti che, pur non essendo disprezzabili, sono un po' sotto la media piuttosto che il contrario. Anche la prestazione vocale è discreta. Esula da tutto questo discorso l'ultima traccia "Rebirth" che, con i suoi nove minuti, dà alla band modo di mostrare di avere capacità compositive superiori a quanto mostrato fino a quel momento, pur restando pienamente nel solco del genere tradizionale proposto. Da rivedere in lavori futuri, per chiarire se la band si accontenterà di rendere omaggio ai grandi che li hanno preceduti, o se oseranno/avranno la capacità di tirare fuori qualcosa di più.
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