NON SERVIAM: Le Coeur Bat
data
27/04/2021Inquietudine e irrealtà sono le sensazioni che rimangono addosso dopo l’ascolto di ‘Le Coeur Bat’ del collettivo anonimo francese Non Serviam. Progetto prettamente elettronico che trasporta l’ascoltatore in un mondo disagiato, costituito di fobie, ossessioni, compulsioni e disadattamento alla vita ed alla realtà. Una batteria dalle sonorità ultra distorte, raggelanti e digitali si fonde con riff veloci tipici del black lanciati sulla scena senza apparente senso mentre voci femminili e maschili ora flebili e sussurrate, ora urlate e agghiaccianti si sovrappongono fino a formare un cluster sonoro di perfetta armoniosità perversa. L’apertura, affidata alla titletrack, lascia subito interdetti per le scelte completamente in controtendenza rispetto ad una stesura musicale classica, venticinque minuti di furia insensata fatta di urla, canti malati, tastiere cacofoniche e chitarre che appaiono in sporadici momenti per dare una apparente direzione, subito deviate da interventi di altri strumenti. Queste caratteristiche sono ben rappresentate su ogni brano che, nella lunga complessità del disco, lascia l’ascoltatore interdetto. Brani come “Infanticide”, “Salem” o “I Watch You From Afar” connotano bene le ideologie antisociali e nichiliste della band. Un ascolto complesso dove l’avanguardia pura occupa la scena. La musica qui rappresentata non ha solo la funzione di emozionare (tramite emozioni febbrili), far riflettere o rappresentare astrattamente dei sentimenti, l’ascolto ha la funzione di far precipitare chi lo ascolta in una saturazione emotiva fatta di malattia, nevrosi e terrore.
Commenti