STARSAILOR: All this life
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31/10/2017Sesto full-lenght per gli Starsailor, uscito dopo ben otto anni di silenzio non tenendo conto di un Greatest Hits di qualche tempo fa. Il disco è stato pubblicato dalla Cooking Vinyl/Edel e prodotto da Richard MacNamara. Si tratta di un lavoro certamente ben prodotto e arrangiato, però dopo otto anni di silenzio mi aspettavo qualcosa di più fresco. La band, guidata sempre dal cantante-chitarrista James Walsh, non si è discostata troppo dal proprio genere: post brit-pop (mi si passi il termine…) che ricorda un po' i vecchi Travis, i quali avevano il merito di essere più essenziali, asciutti e meno pomposi. Infatti, si nota la tendenza a tirarla troppo per le lunghe in certi brani, che risultano essere un po' ridondanti e ripetitivi; troppi cori e troppi anthem per i miei gusti. Qualche citazione per la title track, brano che rimanda vagamente ai Verve, "Take A Little Time" (qualcosa di vagamente ballabile), e "Caught In The Middle", con un bel piano elettrico sullo sfondo su una base un po' retrò, con ritmiche leggermente funky/soul. E poi, ancora, "Best Of Me", che richiama alcune cose dei Flaming Lips, e "Fia", brano lento con note chitarristiche care agli U2. In sostanza, in questo lavoro manca un brano forte alla "Alcoholic", per intenderci, presente nell'album di debutto "Love is here" del 2001.
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