STAGE OF REALITY: THE BREATHING MACHINE
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01/10/2014"Il senso critico è del tutto annullato...". Dalle esaustive note che accompagnano la pubblicazione in oggetto abbiamo estrapolato questa frase per mettere subito in chiaro il concept che si cela dietro 'The Breathing Machine', disco d'esordio dei romani Stage Of Reality. In poche parole, il tema trattato è quello dell'impoverimento cultarale, della massificazione generale, mentre la detenzione del "sapere" risulta essere custodito solo da pochi eletti (chi ha in mano l'informazione e la sua manipolazione quotidiana). Uno scenario lineare, ma alquanto complesso vista la struttura elitaria che si è data il Potere. Della stessa complessita, però, non possiamo dire della proposta strumentale perchè le coordinate stilistiche del quintetto sono ben inquadrate. Non che sia un male, sia chiaro, ma nonostante abbiano il loro appeal muovendosi tra hard rock vecchio stampo ed alternative/crossover di matrice statunitense, e sorretti da linee melodiche non scontate, i brani hanno una impostazione ritmica molto statica. Difetto che fa il verso alla voce di Francesco Marino il quale non riesce quasi mai a dare alle canzoni né un'impronta decisa, né le sfumature che il tema trattato richiederebbe. Risultano ben orchestrati, invece, gli arrangiamenti e l'impostazione "tecnologica" che fa da sfondo alle composizoni, segno che gli Stage Of Reality di cose da dire ne hanno diverse.
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