SEPTICFLESH: A Fallen Temple
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15/01/2014La serie di ristampe del vecchio catalogo Septicflesh, messa in atto dalla Season Of Mist, continua con quello che senza dubbio ha rappresentato il ponte ideale tra il death atmosferico dei primi capolavori ed il controverso Revolution DNA, lavoro che di fatto chiudeva il rapporto con l’altra francese Holy Records. 'A Fallen Temple' è un disco di raffinato gothic metal, che accantona del tutto velocità e aggressività in favore di melodie che racchiudono tutta la classe della band ellenica. Erano gli anni in cui il gothic di Paradise Lost, Moospell e Crematory dettava legge e i Septic Flesh, scritto staccato, riuscirono a spostarsi in quella direzione in modo del tutto naturale, senza tradire minimamente il proprio stile. Il risultato fù notevole gia dalle prime note dell’opener "Brotherhood Of The Fallen Knights". Si scomodano gli Elend tra le meravigliose orchestrazioni e la teatralità della mini opera "Underworld Act 1", che insieme alla splendida voce della soprano Natalie Rassoulis, chiudono la prima parte del disco, lasciando spazio all’energia dei brani presi dall’Ep d’esordio 'Temple Of The Lost Race', dove le origini death metal dei Nostri riprendono le stesse sembianze sonore che fecero la fortuna della band col successivo full-length 'Mystic Places Of Dawn'. In mezzo la classe di "The Crypt" ed "Erebus", che poi lasciano il passo al ritorno delle architetture sinfoniche di "Underworld Act 2" e della versione dark di "The Eldest Cosmonaut". La ristampa si arricchisce di altre quattro song tra cui spicca il terzo atto del brano "Underworld" ed una cover di "The Last Time" dei Paradise Lost appunto.
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