FELON: Bleak Bubble
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16/07/2016Nonostante il termine post-hardcore si addica a loro come la nuovelle cousine ai tedeschi, bisogna tutto sommato ammettere che seppur all’esordio questi Felon sanno il fatto loro. Tralasciando la bio e arrivando al sodo, in 'Bleak Bubble' ci sono interessanti punti sui quali costruire un progetto ambizioso: in primis l’avere in formazione un frontman vocalmente talentuoso, ed a seguire una band che sembra essere cresciuta ascoltando ciò che la scena nu/alternative rock ha offerto dalla fine degli anni ’90 a oggi. La cosa curiosa è che ad aprire il disco è il brano meno incisivo dell’intero lotto, “Beg You To Go”, che più di tutti ha risentito parecchio di una produzione che se migliore, avrebbe posto da subito la band all’attenzione generale. Un errore di gioventù/inesperienza che ci può stare. Quello che colpisce di questa band è la capacità di unire tratti somatici chiaramente rock/heavy oriented a tonalità vocali che molto devono alla scena rock/new wave ‘80s, con quel mood romantico/nostalgico che non smette mai di piacere. Ma la potenza non è certo un elemento mancante in 'Bleak Bubble', tutt’altro. In brani come “Let You Down” e “Old Stains” si ha quasi l’impressione di trovarsi dinnanzi al lato più virtuoso dei primi Deftones, con rifferia pesante al seguito. Insomma, in casa Felon le cose sembrano procedere per il verso giusto, il solo consiglio che mi sentirei di dare a questi musicisti per una futura release è quella di affidarsi a un produttore internazionale capace di sprigionare quella potenza e quel talento che essi hanno in corpo.
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