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SEPTAGON: We Only Die Once

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24/06/2021
76


Genere: Speed Thrash Metal
Etichetta: Massacre Records
Distro:
Anno: 2021

Precedentemente sotto contratto con la romana Cruz Del Sur, i Septagon pubblicano il loro terzo lavoro per la tedesca Massacre. Le coordinate stilistiche non sono cambiate molto dai due album precedenti, il loro speed/thrash è ricco di dettagli che ne arricchiscono il, il più delle volte, frenetico avanzare, tocchi di classe che elevano il sound ben oltre la media e avvicinano la proposta dei nostri al tardo (tecno-) thrash dei tardi anni 80/primi anni 90. Il cantato, melodico più del solito per il genere  (ricordiamo come il vocalist militi negli epic/doom metallers Atlantean Kodex), rende ancor più particolare la proposta, ricordando al limite Joey Belladonna degli Anthrax, per restare nel genere. In apertura di uno dei brani più riusciti dell'album "How To Kill The Boogieman", Markus Becker da anche prova di avere altro nel suo registro, quando pare di sentire un emulo di Ronnie James Dio come Urban Breed. Il lavoro segna tuttavia un piccolo passo indietro rispetto ai due album precedenti. Non è prinicipalmente la qualità delle composizioni a finire sotto accusa, ma piuttosto alcune scelte legate alla produzione. I primi due lavori erano contrassegnati da un sound di chitarra "leggero" caratteristico del thrash precedente all'esplosione death con le sue successive influenze. Sono innumerevoli i casi di produzioni del genere rovinate dalla volontà di avvantaggiarsi della pesantezza del subgenere più recente che invece hanno visto il loro dinamismo ingolfarsi. Questo non è uno dei peggiori esempi in questo senso, il risultato è comunque buono e le composizioni risultano ugualmente coinvolgenti, ma l'appesantimento dei riff comporta una parziale uscita di scena degli aspetti più tecnici del lavoro, non in virtù di una loro supposta assenza, ma piuttosto perchè l'attenzione ne viene distolta. Si spera che i Septagon vogliano, in vista di una prossima uscita, tornare sui propri passi per valorizzare al meglio le loro valide ed intriganti composizioni. Spotlight risicato e in parte di stima.

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