RATTLESHAKE: RATTLESHAKE
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28/03/2012Nel 2012 ha senso proporre un album di hair metal di una band al debutto, ma sorta nei primi anni '90? Per come si è impoverita la scena musicale, soprattutto nei contenuti, ove la maggior parte della band badano solo al suono e non allo stile, un gruppo come i Rattleshake, seppur debitore di tutti i cliché immaginabili, ha il merito di proporsi in modo genuino e non artefatto anche se datato. La copertina di 'Rattleshake' non mente, cinque boys in leather, capelli lunghi (imprescindibili) e posa da macho, mentre lo stile si rifà ovviamente all'hard rock americano del periodo aureo, ovvero quello che esplose vigoroso tra il 1987 ed il 1990. La bio cita Motley Crue, Ratt e Skid Row, invero i nomi che saltano in mente sono i Tesla (mica cazzi!), per il richiamo seventies caro al gruppo di Sacramento, e gli Slaughter, per il gusto class metal e la timbrica del bravo Don McBee: una di quelle voci che sembravano ormai disperse nei ricordi. Il dischetto contiene solo sette brani, piacevoli e suonati con lo spirito giusto. Produce Rob Beaton (Guns N’Roses, Sammy Hagar, Santana, Todd Rundgren, Doobie Brothers, ecc.) a garanzia di un prodotto consigliato ai fan del genere.
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