RAINY DAYS FACTORY: This Is Tomorrow
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10/03/2017Già dalla copertina del disco si intuisce che qualcosa di malinconico ci attende. Sezione ritmica post punk, chitarre post rock dal piglio molto melodico donano alle tracce maggiore leggerezza rispetto alle atmosfere brumose, spigolose, decandenti delle band a cui si ispirano: Joy Division/New Order - "A Reason To Swim" e "Passing By" - i The Sound di 'From The Lion's Mouth' in "I Will Break You"; i The Cure, i Mogwai, Giardini di Mirò ed i Klimt 1918 per il cantato molto delicato - "Our Last Day" risulta essere il brano più bello e più trascinante del lotto assieme all'incommensurabile bellezza di "24 Hours", cover dei Joy Division. Il vibrato di "The Colour Of Your Smile" e "The Last Stand" sembrano una versione dei Mono col cantante, ma non fatevi ingannare dalla dolcezza degli arpeggi perché proprio in chiusura del lavoro i portoghesi dimostrano che sanno spingere in termini di forza propulsiva con "Flower For Shelly". L’unica pecca della release risulta essere "Weeping Trees", eccessivamente melliflua come degli U2/The Mission meno ispirati; vantano la collaborazione di Pedro Tellhada dei Moonspell. In definitiva, il disco è paragonabile al lavoro di un supergruppo composto dai membri delle band alle quali si ispira, ed il risultato non poteva che essere di pari valore. Album ideale per rilassarsi e vagare con la mente fantasticando di essere su un aquilone che sorvola oceani infiniti, la cui velocità di crociera è decisa dal vento che gli spira a favore o contro; colonna sonora ideale per un viaggio notturno in auto mentre si torna a casa credendo per un attimo di essere tornati negli anni '80.
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