ON-OFF: Borderline
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16/05/2016In attività dal 1999, il combo varesotto ne ha veramente fatta di strada passando da semplice cover band degli AC/DC che percorreva in lungo e in largo palchi e pub del Nord Italia, ad un qualcosa di decisamente più personale, dove le influenze di Angus e soci non sono comunque mai del tutto scomparse e che si riflettono ancora nell'impostazione generale del sound, nel quale troviamo anche reminiscenze di Thin Lizzy e di altri esponenti che hanno fatto del hard 'n' roll più sanguigno e genuino il loro credo. La quarta uscita discografica si mantiene grosso modo sulla falsariga delle precedenti, siamo sempre al cospetto di un rock 'n' roll gradevolissimo e brioso, dall'efficacia garantita, mediamente potente; avremmo forse preferito un pizzico di aggressività in più, ma riteniamo che ciò sia il frutto della volontà della band nel creare un prodotto che risulti più di facile presa senza la necessità di esasperare i toni. La struttura dei brani è uniforme, le andature sono più o meno quelle: dinamiche, spumeggianti senza esagerare con riff e refrain che tendono a privilegiare essenzialmente l'aspetto melodico, ed è forse anche per questo che non siamo in grado di evidenziare una traccia che possa distinguersi rispetto alle altre, potremmo forse citare "I'm Dead, I'M Dead" che mette in luce il loro aspetto più stradaiolo, o "Blue Balls" molto Delta Blues. Pur con un numero di brani non esiguo gli On-Off riescono alla grande nel compito di mantenere sempre buono il livello di coinvolgimento grazie ad un sound fresco e frizzante ma anche alle capacità sia vocali che di intrattenimento da parte di Matteo, sound ideale per farci divertire e ballare nei party di un'estate oramai imminente.
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