NEAR: The Opening of the Primordial Whirl
data
23/12/2010Band trentina alla prima prova su lunga distanza dopo qualche split e canoniche quanto fondamentali demo. Con questo 'The Opening Of The Primordial Whirl' i Near si presentano al mondo forti di una produzione efficace quanto insolita per il genere, considerato che lo stile è quello oltranzista di matrice scandinava ispirato a gente come Darktrhone e Satyricon. Fattore che farà storcere il naso a più di qualche integralista di settore. Ad ogni modo, strumenti ben definiti, quindi, per brani che evocano le tipiche atmosfere gelide, come tipici sono gli strappi strumentali convulsivi sorretti dal blast-beat feroce e dalle chitarre che riffano maniacalmente. Poche idee, allora, poggiando la struttura del disco su quanto già espresso finora dalla scena, ma abbastanza ispirazione tale da alimentare i brani di vita propria. "The Dead Side Of Human Nature" rappresenta l'apice del lavoro con la sua devastante furia cieca che termina poi con un finale armonico assai funzionale. Anche "Human Illusion" gioca bene le sue carte, ossessiva e distorta, e la voce di Frack che forse caratterizza al meglio il suo tono espressivo. Il concetto di fondo del disco è la natura che incorpora e fa risplendere le nostre Dolimiti, tema che i Near sanno ben focalizzare inscenando una rappresentazione sonora solida, definita e già matura. Certo qualche idea in più avrebbe giovato, e certo 'The Opening Of The Primordial Whirl' non rappresenta nulla di memorabile, ma nel complesso si tratta un lavoro onesto che saprà farsi spazio tra gli ascolti di chi abitualmente mastica il genere.
Commenti