NATTEFROST: TERRORIST
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12/07/2005Roger Nattefrost è un genio. Sempre a cavallo ed in bilico sulla sottilissima linea che separa ridicolaggine e classe, ha saputo dividere in due l’audience estrema facendo sempre e comunque in modo di provocare una qualche sorta di reazione, fosse anche la più banale (ricordo divertito le lamentele dei soliti sbarbati dopo lo show del No Mercy 2004, dove i Carpathian Forest furono accusati da questi ‘coltissimi’ soggetti di essersi presentati, sacrilegio!, senza corpse paint a corredo di uno show totalmente incentrato sulla vena hard rock e punkeggiante della band di Nattefrost). “Terrorist” è il secondo capitolo della carriera solista del brillante singer, e a quanto pare prima parte nella fantomatica saga del Nekronauta; il precedente lavoro “Blood & Vomit” rappresentava un eccellente mix di thrash, black metal e attitudine goliardica rivista in chiave estrema (ma estrema per davvero, senza l’ausilio di spade e forconi da contadini dei fiordi) e basta buttare l’occhio alla cover di “Terrorist”, nella quale Nattefrost si atteggia a novello alfiere del black metal dei poveri, per capire dove si andrà a parare. La prima parte del disco si destreggia abilmente tra pezzi più thrash’n’ roll e velocissime sferzate black metal di ottima qualità, con “Nekronaut”, “Black Metal Suicide” e “Market For Helvete” a dettar legge, mentre la seconda metà del platter è il delirio più totale. Ritroviamo di nuovo il prode singer alle prese con la tazza del water in “Eine Kleine Arschmuzick”, ad evacuare liquidi in (ec)cesso stavolta non solo per via urinaria ma anche oralmente (“Catapvltam Vrinam Philosophiam”), alle prese con efferate lezioni di estetica sessuale (“Preteen Deathfuck”) e nella riuscitissima e assolutamente da non perdere parodia del folk black che fa tanto trù nell’impronunciabile “Dinsadansdjeveldyrkaar!!!”, il tutto condito da altri proiettili di nekro thrash. Il disco si conclude con “The Death Of Nattefrost (Still Reaching For Hell Part II)”, delirio rumorista di classe purtroppo non all’altezza del primo capitolo, ma effettivamente battere la riproposizione integrale della fanfara dei bersaglieri in quel contesto è cosa ardua. Nattefrost 2, black metal 0, palla al centro.
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