NAAM: The Ballad Of The Starchild
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19/06/2012Il trip che ci propongono questi ragazzacci di Brooklyn si risolve tutto in questo godibile Ep. Atmosfere quasi sciamaniche definite attraverso chitarre blues/stoner, lasciano presagire sin da subito con che avremo a che fare. Distorsioni mai invadenti; percussioni, mellotron e piano che si flettono in un'unica danza quasi ipnotica. L'opener sa già ammaliare con poco, e assieme a "Lands Unknown" , cominciano a tracciare un percorso tutto in crescendo, fino ad accompagnarci alla lunghissima "The Starchild". Il brano nel bel mezzo lascia qualche attimo di respiro, fino a ritornare a colpirci con un ultimo violento ruggito con batterista in spolvero in un "semplice" stacco estremo, insolito in un brano del genere. Amaro in bocca per il finale, ma ci sta visto che rientra comunque nell'atmosfera generale dell'Ep. Graditissimo ritorno, non c'è che dire.
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