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MR BIG: What If...

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20/01/2011
70


Genere: Hard Rock
Etichetta: Frontiers Recors
Distro:
Anno: 2011

L'ultimo disco con la formazione originale risale a tredici anni fa, poi nel 2009 si sono riformati ed oggi aprono il nuovo anno con questo 'What If'. La produzione, affidata a quel vecchio volpone di Kevin Shirley (Journey, Maiden, Dream Theater, Zeppelin, etc), è perfetta, precisa, fa risaltare in ogni sfumatura le capacità dei quattro mostri sacri. L'opener, nonché primo singolo, è "Undertow", classico brano apparentemente non complesso, con una struttura lineare ed inciso perfetto, indubbiamente la migliore del lotto. Nella successiva "American Dream" entriamo nel Van Halen Camp, ossia doppia cassa, classico riff, bel pezzo, ma un po' troppo Eddie & soci, ed un po' troppo lontano dalle varie "Addicted To That Rush" dei tempi andati. "Stranger In My Life" è la prima ballad, troviamo una sorta di inedito bridge per la band statunitense, quasi alla Bowie, per poi sfociare in un classico ritornello da power ballad inizio anni '90. "Nobody Takes The Blame" ha delle ottime parti strumentali, bell'assolo, tutto sommato un discreto brano retrò anni '70. "Still Ain't Enough" inizia ancora troppo Van Halen come up-tempo, si rifà nella parte centrale per il duello Sheehan/ Gilbert che al solito porta assoluto godimento. Con "As Far As I Can See" si rientra su canoni cari a Martin, bel ritornello, ottima struttura. Altrettanto ottimo mid-tempo, molto era Kotzen, è "The Way Up", commerciale, raffinato e squisitamente orecchiabile. "Around The World" ha un groove heavy funky molto Talisman, scade nell'ovvietà durante l'inciso, anche se rimane pesantemente in testa, e nel solo finalmente troviamo un bello scambio di opinioni di Gilbert in risposta a Sheehan. In conclusione, un buon prodotto composto da ottimi momenti, la classe è sempre sopraffina, l'esecuzione ovviamente perfetta, forse un po' troppi brani "riempidisco", o filler come si usa dire. Da dire c'è che il singolo si eleva decisamente sopra il resto, gli altri brani sono buoni, ma dopo tanto silenzio ci si aspettava forse di più, troppe tracce hanno un po' troppo del forzato, ed i momenti top non sono così numerosi. In più il qualcosa di speciale ed unico caro alla band non è sempre presente. Anzi.

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