MOONOISES: She - The Void
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23/03/2024Esordio sulla lunga distanza per i brindisini Moonoises, dopo la pubblicazione di un primo EP nel 2020 (‘Chasm’). La band è formata da ex membri di altre band (Fading Rain, Ingraved, 8Biolionpeople, Kosmogonian) e questo spiega anche la miscellanea di generi e influenze presenti in questa prima pubblicazione dal titolo ‘She The Void’: un mix di post metal, noise, newwave e shoegaze. Insomma, non propriamente categorizzabili. Perché si passa dal black metal di “Dead End” e “Black Beyond” (anche con venature gaze), quest’ultima con una voce che mi richiama i gloriosi Christian Death, a brani di matrice più darkwave-shoegaze come “Portrait”, che presenta un bellissimo intro arpeggiato à la Echo & The Bunnymen. “Cold Grey”, titolo molto dark, è azzeccato, poi, per un brano molto wave nell’arpeggio e dalle ritmiche chitarristiche che mi ricordano i Voivod in versione ‘Angel Rat’, l’album più atipico della loro discografia. A un certo punto il brano degenera in una sorta di wavegaze, mi si passi il termine, con aumento del caos sonoro e riverberi piuttosto acidi. Diciamo che è il pezzo più indovinato del disco. Altro brano interessante in cui ritorna l’ombra dei Christian Death è la conclusiva “Mirror”, degno finale di un disco sostanzialmente eclettico e con due comuni denominatori: la malinconia, l’inquietudine. Per essere all'esordio in lunga durata, si può certamente sostenere che, nella vasta gamma della musica divergente, i Moonoises hanno realizzato un disco ben suonato, vario e ben prodotto.
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