MONROE, MICHAEL: Sensory Overdrive
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23/03/2011Matti Fagerholm stupisce quasi sempre. Oltre ad aver influenzato decine di band e di aver fatto scuola con l'attitudine e l'ego profusi sul palco, oggi ci regala l'ennesima sorpresa con questo album che non solo è fatto e costruito con intelligenza, ma contiene semplicemente delle gran belle canzoni. Il più che pubblicizzato singolo e video "78" la dice lunga su quel chi aspetta nel proseguo del disco: rock'n'roll diretto, punk eclettico e commerciale, un prova vocale di tutto rispetto. Immaginiamo i New York Dolls capaci di scrivere belle canzoni, la melodia dei Ramones e l'incazzatura dei Crashdiet, mescoliamo ed otteniamo questo 'Sensory Overdrive'. Jack Douglas produce egregiamente, Sam Yaffa al basso ed il mitico Ginger alla chitarra suonano da paura, Michael è ispiratissimo, quindi siamo di fronte ad un lavoro che spicca il volo guardando dall'alto tutti i vari cloni che si rifanno agli Hanoi Rocks e lo stesso Monroe, spiegando loro come i vecchietti sanno fare sul serio il proprio mestiere. Il disco non ha particolari cali, la qualità è costante, anche nei brani più pacati si ha sempre da guadagnare nell'ascolto, non abbiamo una sola ballata, ma up-tempo più acustici del resto ("All You Need" e "Gone, Baby Gone") con quegli accenni alla Beatles che fanno unicamente godere, oppure con uno strambo duetto con Lemmy in "Debauchery As A Fine Art". Un disco onesto, vero, intriso di passione e alta qualità a livello compositivo, in pratica la sorpresa dell'anno del genere. Bravo Michael. Anzi, bravissimo.
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