MILKING THE GOATMACHINE: BACK FROM THE GOATS
data
16/10/2009Sinceramente fatico a comprendere se questi simpaticoni siano dei geni o gli ennesimi fenomeni da baraccone. Una cosa è certa: con gli strumenti ci sanno davvero fare. Ma procediamo con ordine: questi misteriosi grinders tedeschi che ci negano i loro bei faccini travisandosi con maschere da caproni (e dopo Slipknot, Gwar, Lordi e Crimson Glory ci mancavano solo questi) e sostenendo di provenire da GoAtenburgh, nonostante le scarse note biografiche ci suggeriscano origini teutoniche. Sta di fatto che i nostri amici feticisti della capra hircus propongono un sound abbastanza originale, dove il furioso e moderno grindcore si fonde in certi episodi al rock'n roll, con richiami addirittura ai mitici Beach Boys ("Surf Goataragua") e soluzioni piene di groove e mid tempos, come in "Rise Of The Wise Goat" o "Eaten Blessed Scum", in effetti più vicine al Death che al grind. In certi pezzi si sentono richiami agli Obituary, persino ai Morbid Angel ( "Goat Thrower"). E con la strana e addirittura melodica "Back From The Goats" si chiude questa assurda e ironica celebrazione alle capre a suon di grindcore. Probabilmente non farà scalpore, però non è un album da sottovalutare, anche da chi non è troppo avvezzo all'estremo.
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