MARSUPIUM MASSACRE: Hydrocephalus
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18/02/2011La prima impressione che si ha di una persona, di un oggetto o di un disco è sempre quella che si rivela determinante nel giudizio finale; partendo da questa riflessione, e considerato il nome e la cover della band in questione, non può che scapparci un gran sorriso. La proposta degli svedesi non è altro che un clone dell'electro gabber, breakcore, harsh, aggrotech o EBM che dir si voglia, del quale sono alfieri gli Atari Teenage Riot, i quali erano dei violentatori dell’elettronica più aggressiva e non brillavano per genialità di soluzioni; fu il dipartito Alec Empire a dare maggiore coesione e forma canzone alle cacofonie della band madre. Purtroppo i Marsupium Massacre evidenziano una cronica mancanza di idee, e riproporre a distanza di 20 anni i rumorismi perpetrati da band quali Einsturzende Neubaten, Young Gods o Nine Inch Nails, con risultati diametralmente opposti, risulta abbastanza anacronistico; nonchè, data l'estrema eterogeneità della release, la fa assomigliare ad una compilation composta da diverse band. Unica menzione di merito è ascrivibile al brano "500 Pounds" che non mancherà di coglierere il plauso degli ebmsters come riempipista dei gothclub. Produzione pressoché perfetta vista la natura dei suoni: digitale.
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