Mammutant: Atomizer
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17/06/2010Sono inquietanti, attitudine simil-Behemoth, suonano cyberzerder metal e provengono dalla Germania: sono i Mammutant, combo che con 'Atomizer' – seguito del loro debut album – puntano alla conquista del nostro pianeta! Prendeteli pure sul serio e iniziate a tremare se volete, ma io nel frattempo proseguo e vi spiego meglio le loro intenzioni. L’aggettivo “cyberzerder” attribuitosi dalla band stessa può essere definito come un thrash graffiante in stile Slayer, influenzato dalla freddezza dell’industrial e atmosfere post-apocalittiche accostabili al death metal. Si, dall’inizio della mia recensione si aspetterebbe un prodotto veramente interessante e di certo non una solite band, ma questa è stata anche la mia impressione prima di dare un ascolto al cd. A parte qualche piacevole episodio che riesce a racchiudere violenza e cattiveria con un tocco di personalità come i brani posti all’apertura "Kutulu Rising e "Seasons Of The Wolves", mentre la restante parte dell’album scorre con diversi intoppi. Ci sono attimi buoni e altri invece che vengono smorzati dalla monotonia dovuta alla ripetizione di riffs risultando a volte noiosi. Insomma, buone sono le premesse della formazione, ma purtroppo ciò non è lo stesso per la loro proposta musicale. Che sia chiaro, non è che 'Atomizer' sia totalmente da buttare via, però delude le aspettative. Comunque, si può sempre migliorare cari Mammutant (vi prego di non divorare la mia anima per queste critiche, d’altronde sono solo uno stupido terrestre), e se dimostrerete il contrario io sarò qui a cambiare il giudizio nei vostri confronti che per ora non soddisfa a sufficienza.
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