MAGIC DANCE: Remnants
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23/12/2020Quarto lavoro del gruppo che prosegue l’equazione AOR + SynthPop = Magic Dance. Grande musica in questo nuovo disco di Jon Siejka, frontman, nonchè fan sfegatato di synth e sonorità 80’s. Nel disco sono presenti undici tracce ben eseguite, anche se molto simili tra di loro, caratterizzate dall’ormai consolidato marchio di fabbrica Magic Dance che prosegue ormai da 8 anni: atmosfere Eighties, arrangiamenti e produzione moderna. Proseguendo la scia del precedente 'New Eyes', il gruppo capitanato dall’ one-man-band Jon Siejka, con Remnants, ci catapulta nelle classiche atmosfere genuinamente retrò. Il disco mantiene ben a fuoco le intenzioni del progetto per tutte le tracce, senza particolari cambi di direzione o crescendo esagerati. Il brano che senz’altro emerge è Zombie Breath Surprise, caratterizzato da chorus interessanti e un bel solo di chitarra eseguito in maniera tecnicamente impeccabile. Gradevole "Change Your Life": ascoltandola ho più volte avuto come un dejà vu che il suono provenisse dall’epico Walkman con i Talk Talk o Alphaville. "Restless Nights" è la traccia che più si avvicina ad una ballad synth pop, con chitarre pesantemente processate e ritornello orecchiabile e gradevole. Nel complesso Remnants si rivela un album gradevole, anche se distante dall’essere originale; potrebbe risultare poco apprezzabile da chi non ama particolarmente le influenze synthwave.
A cura di Roberto Zeppieri
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