MADWORK: OVERFLOW
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31/03/2005E' proprio strano il mondo a volte: non molto tempo fa avevo riempito di elogi, per altro ampliamente meritati, il primo cd autoprodotto dei Madwork "Leaving All Behind"; cd di progressive metal moderno ed altamente stimolante che mi aveva fatto ben sperare per il futuro della band. Ed eccomi qui ora a valutare il debut su LE PARC music/Self di questo combo italiano; non potreste mai immaginare la mia sorpresa quando ho ascoltato per la prima volta "Overflow": dove è finito il progressive metal del precedente lavoro? Cosa è questa atmosfera cupa e greve che, come una cappa, copre le canzoni di questo lavoro? Hanno sbagliato a mandarmi il cd o è tutto incredibilmente vero? I Madwork sono cambiati, signori miei: il lato progressive della band è stato accantonato in un angolino per tirar fuori una carica dark rock inaspettata, sorprendente e a mio avviso entusiasmante; se poi aggiungiamo a questa definizione la contaminazione con elementi nu-metal ed elettronici, peraltro già presenti nei precedenti lavori della band, potete ben capire come la creatura Madwork abbia subito una incredibile mutazione genetica. Canzoni come "World In My hands", "Amused To Death", "The Remedy"e "The Sniper", tutte già presenti sul precedente "Leaving All Behind", risultano musicalmente sconvolte: solo i testi sono restati identici, il resto è tutto nuovo e elettrizzante... Difficile a mio avviso paragonare la proposta musicale dei Madwork con altro già in commercio: e mi esento dal farlo per non ingannarvi con qualche definizione che non calza a pennello con quanto i ragazzi ci offrono; il mio consiglio è sempre quello di ascoltare e di cercare di catalogare il prodotto sulla base del proprio background musicale. La band dimostra una grande perizia tecnica e una grande capacità di realizzare song di impatto e fortemente orecchiabili, pur non cadendo nel banale e nello scontato: la produzione è ottima e permette di aprrezzare appieno questo lavoro, che è ormai fra gli ascolti fissi degli ultimi mesi, e che credo rimarrà nella mia personale playlist per molto tempo... Il mio plauso personale va al cantante Jago, che riesce ad interpretare con grande classe e duttilità le varie canzoni presenti in questo splendido cd: cosa non facile vista la difficolta e la complessità di alcune linee vocali presenti nel cd. Il mio consiglio finale è quello di dare una chance a questo disco, se siete pronti a sentire qualcosa di veramente bello e maledettamente coinvolgente: non ne sarete delusi, ve lo assicuro!
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