LILI REFRAIN: ULU
data
31/03/2020Coniugare gli aspetti più puri e incontaminati della Natura, con l’aura di misticismo e magia che le ruota attorno. È questo il nodo principale del pensiero musicale attuale di Lili Refrain, e che viene racchiuso in tutta la sua interezza nei ventidue minuti e sette secondi (è bene precisare) di ‘ULU’, un unico fluire sonoro dove, appunto, Natura e Magia si intrecciano e viaggiano a braccetto. E che, in fondo, è sempre stato ciò che la musicista romana ha cercato di rappresentare e comunicare attraverso sia i suoi lavori su disco (in particolare il precedente ‘Kawax’), sia nelle sue performance dal vivo. A circa 6 anni da ‘Kawax’, Lili ritorna a condividere musica inedita tangibile, in quello che dovrebbe essere un antipasto del prossimo disco sulla lunga distanza. Registrato live presso i 16th Cellar Studio di Roma, e inizialmente pubblicato come audio-poster dedicato esclusivamente a coloro che hanno assistito dal vivo alle sue più recenti performance, ‘ULU’ “è tutto ciò che stiamo dimenticando”, e che Lili, attraverso la musica, cerca invece di farci ricordare, per poi farci rimanere impressi nella mente tutti gli errori e le ferite che, inconsapevolmente o meno, noi esseri umani stiamo commettendo nei confronti della Madre Terra. Il percorso di ‘ULU’, in realtà, si sviluppa attraverso tre passaggi. Richiami e avvertimenti attraverso campanelli segnano l’inizio di “Gula”, per mostrarci poi con le note di chitarra suonate con l’archetto la relativa tranquillità del paesaggio che abbiamo di fronte, rappresentato anche dall’albero secco raffigurato in copertina e immortalato dal fotografo Francesco Viscuso. Questo paesaggio viene lentamente, ma costantemente, scosso attraverso l’incedere progressivo di “Terra 2.0”, composizione già eseguita in varie sessioni live, e qui finalmente incisa su disco; il suo linguaggio particolare è un richiamo vero e proprio, accompagnato dai suoi tocchi di chitarra incisivi e profondi come tagli nella carne, a cui rintocchi di percussioni simboleggiano le trasformazioni che noi stiamo infierendo sul nostro territorio. La tempesta musicale si conclude con “Mul”, nel quale sensazioni magiche ed occulte permettono alla Terra di tornare alla tranquillità iniziale, come se forze misteriose potessero avere la forza ed il modo di ristabilire una sorta di equilibrio sia esteriore, che interiore; il videoclip che è stato realizzato per “Mul” può in effetti sintetizzare l’intrecco tra Natura e Magia attraverso i gesti che Lili compie su di sé e sui frammenti di terra attorno a lei. Ciò che unisce l’intero percorso di ‘ULU’ è la sensazione ipnotica che la sua musica trasmette, un viaggio psichedelico attraverso un mondo parallelo, come lei è sempre stata capace di fare. ‘ULU’ può essere affrontato unicamente in due modi: da soli in tutta tranquillità, senza ostacoli ed interferenze esterne a rompere l’incantesimo da lei creato, per percepire tutta la sua essenza atmosferica; dal vivo, facendoci direttamente coinvolgere nelle sue sedute artistiche ipnotiche e psichedeliche, nelle quali Lili ci accompagna e ci rende partecipi visivamente e concettualmente del suo mondo. In attesa di nuove, mirabolanti produzioni artistiche della performer romana, godiamoci seduti su una poltrona, o stesi sul letto, questo esempio di pura rappresentazione sonora della simbiosi tra terreno e arcano.
Commenti