LAID BACK TOWNIES: II
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22/04/2019'II' è non a caso la seconda fatica in studio dei finlandesi Laid Back Townies. Il loro è un sound dalle tinte calde che di primo acchito può far pensare allo stoner, ma che nello scorrere tranquillo dei pezzi si attesta su dimensioni blues rock. La copertina “desertica” potrebbe trarre in inganno, seppur mostrando pennellate vicine al genere sopracitato ed al doom. Parliamo di espressività, visto che l’intero disco respira di calde ambientazioni, all’inizio più torride e poi accoglienti e magicamente blues. Spunti alternative/funk e male di vivere grunge chiudono il cerchio di un disco dalle armonie accattivanti ma non per questo banale. Album capace di abbracciare un’ampia gamma di ascoltatori, in grado però di attestarsi su livelli alti, dal punto di vista qualitativo. Melodie avvolgenti non cascano nella banalità, sviluppi che non finiscono sempre come ci aspetteremmo e che anzi propongono soluzioni personali. Chiaro che vi è del deja-vu in un lavoro che naviga su mari conosciuti, toni già apprezzati che donano una sicurezza per gli amanti del genere. I finnici osano restando con i piedi per terra, tinte dolci che seguono contorni di figure con artigli, graffiante approccio dal quale poi sorge carezzevole ritornello. Complimenti per l’espressività vocale di Lauri Peisterä, ciliegina su una torta che già a livello strumentale rincuora. Restiamo alla finestra, consapevoli che i Laid Back Townies ci sanno già fare e che devono aggiungere ancora qualcosa per incidere e lasciare il segno nella scena.
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