INFERNAL ANGELS: SHINING EVIL LIGHT

Ora che il black metal è tornato nuovamente in una dimensione underground, dopo la vasta esposizione che poco gli si addiceva, è diventata impresa meno ardua trovare delle band che suonino il genere con la stessa dedizione e la stesse motivazioni che spinsero quei gruppi che il genere contribuirono a forgiarlo. E' il caso ad esempio degli Infernal Angels, formazione lucana giunta al debut album "Shining Evil Light" avendo comunque alle spalle una buona dose di live show e demo. Muovendosi a metà strada tra la scena svedese e quella norvegese "Shining Evil Light" tenta (e in alcuni episodi riesce) di rinverdire i fasti di entrambi i movimenti, tra continui rimandi ai Dissection ed echi di Immortal (omaggiati con la cover di "At the heart of winter") e Satyricon. Melodie stridenti, accelarazioni suonate con il coltello fra i denti e oscure ma mai soffocanti trame tastieristiche formano il nucleo del sound degli Infernal Angels. Ogni nota tende a rimarcare quel "concept" che lega tutti i brani, ovvero il fascino che da sempre il lato oscuro esercita nell'uomo. In particolare gli arpeggi malinconici di "In November Days" riescono a ricreare quelle atmosfere decadenti ed epiche tanto care a gruppi come Naglfar o i primissimi Borknagar. In definitiva il debut album degli Infernal Angels conferma in pieno le ottime intuizioni che il promo "Dominus Silentii" aveva fatto intravedere, convincendo sopratutto per quanto riguarda la miscelazione delle melodie e la potenza nel riffing. Convinti che il futuro possa far fare ancora dei passi in avanti non resta che dare il giusto merito agli Infernal Angels, un'altra valida realtà nata nel suolo italico.