HURTSMILE: Hurtsmile
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18/01/2011Gary Cherone, celebre ugola d'oro degli hard rockers Extreme, non è nuovo a progetti solisti/paralleli o a collaborazioni extra main-band, ed eccolo quindi inaugurare questo 2011 con gli Hurtsmile. Mai come in questo caso si può parlare di veri e propri "affari di famiglia" dato che l'ascia scelta dal cantante di Boston è niente meno che il fratello Mark (che suona abitualmente nella band del fratello di Nuno Bettencourt), al basso troviamo Pessia, anche chitarrista, che proviene dalla band di Bettencourt, mentre Spellman è un "protégé" dell'ex-batterista degli Extreme Mike Mangini. Insomma, tra amici e concittadini ci si intende alla grande e si riesce a tirar fuori un buon album di hard rock che sconfina spesso in territori più commerciali seguendo il tipico trademark della band d'origine. Forse è proprio questo che maggiormente ci delude di un lavoro sicuramente valido come questo omonimo: poco coraggio racchiuso in una manciata di hard song più malvagie e moderne come l'opener o "Set Me Free", a fronte di pezzi come "Jesus Would You Meet Me" o "Love Thy Neighbor" (l'intro grida vendetta per la fin troppo facile concessione ai fans degli Extreme). Tra l'alternarsi di diamanti grezzi e "in your face" e ballad più o meno già sentite (ma sempre illuminate dal consumato mestiere d'interprete di Cherone), s'inseriscono piacevoli digressioni country/rock (comunque già udite uscire dalla funambolica chitarra di Nuno) come "The Murder Of Daniel Faulkner" (la più bella del lotto forse perchè la più crepuscolare) e, udite udite, addirittura il reggae/pop alla UB40 di "Just War Reprise"! L'album, oltre a giovarsi di un'ottima produzione, scorre veloce che è un piacere grazie a tracce essenziali nel porgere il loro contenuto sonoro senza cadere in orpelli solistici, per altro superflui in casi come questo.
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