HOT SUNDAY BLOOD: Someone Left Behind
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21/04/2015Attivi da poco più di un anno, gli Hot Sunday Blood sono riusciti a inglobare nel proprio DNA tutti quegli elementi che la loro città – Torino – offre da anni a questa parte alla scena alternative rock nazionale. Un gruppo che ama i suoni distorti, che vuole con tutte le sue forze risultare profondo e al tempo stesso intrigare. Obiettivi centrati. 'Someone Left Behind' è un album apprezzabile da diverse categorie di ascoltatori, da quelli nostalgici legati alla vecchia filosofia grunge a quelli più attenti alle nuove tendenze di casa alternative rock. Un prodotto vario, ma non per questo fuorviante: all’interno delle dieci canzoni proposte c’è una linea guida ben delineata, che porta la band ad avvicinarsi a suoni distorti di chiara matrice heavy, riuscendo a diversificarsi di brano in brano attraverso una attenta selezione artistica in fase di songwriting. In questo album spicca soprattutto quel clima old school che viene posto in risalto all’interno di diversi brani, dove il cantato (molto versatile nelle sue tonalità melodiche) riesce a trasmettere il mood voluto all’ascoltatore. Si passa quindi da situazioni spinte ad altre più easy, senza per questo scadere in banalità o facili richiami all’artista noto di turno. Il bello degli Hot Sunday Blood è forse proprio questo: essere riusciti a prendere le distanze dai nomi di riferimento lavorando sodo sulle proprie idee, ben presto materializzate in 'Someone Left Behind'. Un disco intenso, che necessita più di un ascolto per essere compreso ma che sa come regalare emozioni.
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