HITTMAN: Destroy All Humans
data
01/09/2020Gran bella band gli Hittman, e parecchio sottovalutata! Autrice di due gioiellini a cavallo tra anni '80 e '90 (il primo omonimo del 1988, trattato di us power incline alla melodia, ed il secondo "Vivas Machina" del 1993, latore di un particolare ibrido tra metal, hard rock e prog), i nostri ritornano con questo terzo disco a ben 27 anni dall'ultima release. Lasciando da parte le "sperimentazioni" che avevano infettato il loro (bellissimo!) secondo album, gli statunitensi si ripropongono all'insegna di un potente, anthemico e melodico us power metal di buona fattura, esaltato dall'ottima voce di un grande cantante come Dirk Kennedy (che per anni deve aver dormito con il santino di Geoff Tate sul comodino) e da un'ottima prestazione di tutta la band, tesa, essenziale e concentrata sulla massima resa delle singole canzoni (8 per circa 40 minuti, numero e durata perfetti). Stiamo indubbiamente parlando di uno dei dischi dell'anno, nel suo campo: la title track, "Breathe" e "The Ledge" sono infatti un trittico d'apertura letale, ed insieme a "Code Of Honour", "1000 Souls" e l'oscura "Love The Assassin" rappresentano uno splendido e bilanciato affresco di metallo elegante e roccioso, graziato dalla presa melodica delle linee vocali di Kennedy. Il livello cala leggermente in qualche episodio (la buona "Total Amnesia", la noiosetta "Out In The Cold") che, pur mantenendosi assolutamente dignitoso e professionale, risulta meno efficace a causa di melodie vocali leggermente meno ispirate. Siamo comunque di fronte ad un ottimo ritorno, che i fan della band avranno piacere di ascoltare ancora e ancora! Se amate Queensryche, Fifth Angel e tutto il raffinato metal americano degli Eighties, non rimarrete delusi!
Commenti