GRIMFAITH: Preachers Creature
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17/09/2013Secondo album per la gothic band ucraina Grimfaith a distanza di due anni dall'ep 'Heart and Engines'. Ennesima guest vocalist da parte dei Draconian all'interno di un album di band dell'est, sarà la moda del momento, ciò sicuramente non è una garanzia per un album di livello. 'Preacher Creature' si apre con un intro a dir poco inquietante, di sicuro avremo bisogno di qualche pillola per il mal di testa, un commisto di screams senza senso per circa un interminabile minuto. Finalmente un sospiro e si passa alla prima song con relative note dolenti, il gothic metal proposto dai Grimfaith affonda le sue radici in tutto ciò che il genere possa chiedere, ma in una veste del tutto impersonale che sfocia in composizioni ricolme di banalità. Buona è la registrazione, anche se in alcuni passaggi manca di potenza, la voce cerca di trasmettere emozioni in modo del tutto forzato, scimmiottando tutto il repertorio dei vocalist che hanno fatto la storia di questo genere con il risultato finale di essere solo un lamento elemosinante, raggiungendo il suo apice nell'assurda parte finale di "Radioactive Rain". Niente male, ironicamente parlando anche in "After A Sin", buone le parti growl, ma sempre la pacchianeria dell'uso della voce priva di pathos e dannatamente finta. L'album si chiude con la title track, una sorta di The 69 Eyes prima maniera, mentre miglior episodio dell'intero album è la cover "God Gave Me Everything" di Mick Jagger, seppur da preferire l'originale.
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