GREAT PACIFIC ORCHESTRA: Fragile Things
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02/04/2020Sound progressive, spunti alternative rock e talvolta strutture pop, sono gli ingredienti della fatica discografica dei Great Pacific Orchestra. Il complesso proviene dalla Finlandia, prodotto dalla Inverse record che, come di consueto, abbonda con lo spazio per le realtà del proprio paese. La band riesce a regalare serenità all'ascoltatore alone di pace con un pizzico di malinconia che poi il project si lascia subito alle spalle. C'è un non so che di Norvegia in Fragile Things, album che crea un ideale equilibrio di melodie e personalità, riuscendo a non risultare banale. Le armonie e gli intrecci di voci hanno una vigorosa spinta propulsiva da ritmiche e sviluppi che vanno al di là dei dogma, dinamicità progressive rock che si arricchisce via via di spunti alternativi. Ciò che troviamo talvolta evanescente sono le soluzioni vocali, il cui apice è la delicatezza, ma non fantasiose come ci si potrebbe aspettare. Peccato venale comunque quest'ultimo, per un'uscita che abbraccia un pubblico vasto, senza però tediare ed anzi donando spunti inaspettati ai brani. Auspichiamo questo sia il primo di una lunga serie di dischi per una realtà competente, dal punto di vista formale, ma in grado di trasmettere emozioni.
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