GNOSTIC: ENGINEERING THE RULE
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17/09/2009Quest'anno, bisogna ammetterlo, ha dato ben poche soddisfazioni agli amanti dell'estremo. Molte delle band attese con ansia hanno deluso, mentre da diverse realtà underground sono venute fuori belle cose. E' vero che mancano diversi nomi all'appello (Morbid Angel e Atheist su tutti) ma possiamo dire tranquillamente che i giochi sono fatti. Rien ne va plus? No, non ancora. Prendiamo questi Gnostic, per esempio. Non si tratta di ragazzini prodigio o di talenti sprecati in cantine di periferia, qui stiamo parlando di gente che fa sul serio. Gente come Steve Flynn degli Atheist, per citarne uno. Già dai riffoni impazziti dell'opener "Visceral" le influenze della band di 'Piece Of Time' si fanno sentire tutte, con una grossa carica thrash che rende il suono ancora più incisivo. Death, Sadus e perfino i mitici Watchtower, tutti li troviamo nello stile degli Gnostic, che nella title track ci fanno sentire del serissimi jazz death come solo gli Atheist sapevano fare, tra fraseggi complicatissimi e geniali, tempi di una disparità assurda, assoli di basso e via dicendo. L'unica pecca che si potrebbe trovare è una certa ripetitività di fondo, ma per gli amanti della progressione e del tecnicismo non sempre fine a se stesso questo non dovrebbe essere un problema. Insomma, se queste sono le premesse del nuovo Atheist, qui abbiamo tutti l'acquolina.
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