GILL, MICHAEL: BLUES FOR LAZARUS
data
06/03/2010Questo 'Blues For Lazarus' è il primo album per il tastierista americano Michael Gill e per farlo si è circondato di una serie di musicista e vocalist disparati che si alternano nella nove tracce che lo compongono. La scelta musicale di Gill è un insieme di jazz e fusion con una spruzzata, abbastanza lieve, di prog al suo interno e le otto canzoni che il musicista americano ha scritto, "Here Comes The Flood" è una cover di un pezzo di Peter Gabriel, sono tutte soffuse e leggere, quasi a rimarcare un ingresso in punta di piedi nel panorama musicale. 'Blues For Lazarus' ci accompagna quindi per tutta la durata con sonorità che si allontanano molto dai canoni consueti di HardSounds, portandoci come anticipato nel mondo della fusion e del jazz e lasciando spessissimo in primo il piano di Gill o la voce dei vari vocalist (bellissima l'interpretazione di Callie Thomas proprio nella cover di Gabriel). Il risultato è un disco che è più un accompagnamento nelle serate più tranquille e distaccate che qualcosa che trascina e travolge, un album che passa sussurrando senza la volontà vera e propria di imporsi e costringere l'ascoltatore a concentrarsi per forza sulle singole tracce per apprezzarlo. Anzi spesso proprio questa sua capacità di stare in secondo piano è la sua forza, mentre lo si ascolta la musica entra senza impegno nella nostra testa e riesce a insinuarsi al suo interno portandoci serenità e rilassatezza. Naturalmente tutto il discorso di cui sopra vale se chi mette il CD nello stereo ama spaziare anche al di fuori di quello che normalmente ascolta, visto che se leggete la recensione qui su HardSounds probabilmente il vostro genere "primario" è un altro, e che cerca un disco che possa essere un compagno discreto in determinate situazione, quando magari il disco del proprio gruppo preferito non si adatta bene al contesto.
Commenti