GEIST: GALEERE
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18/05/2009Terzo disco in studio per i tedeschi Geist, i quali continuano il loro percorso evolutivo iniziato dal precedente lavoro "Kainsmal", quando si misuravano con sonorità più tetre e malinconiche rispetto al contenuto di "Galeere", disco più orientato verso il black tradizionale, ma influenzato dall'ambient e da progressioni più prossime al post. Sia ben chiaro, però, che i Geist non inventano nulla. Il disco ha il suo punto di forza nell'equilibrio che riesce a raggiungere nonostante un minutaggio altissimo. La band sfrutta a pieno le strutture riuscendo a dare un senso compiuto a tutte le composizioni. Esempio lampante la conclusiva "Unter Toten Kapitänen", quindici minuti di musica drammatica in cui i nostri fanno bella mostra della loro preparazione più "classica": qui l'ispirazione è profonda ed evocativa. Anche "Durch Lichtlose Tiefen" emerge dal resto grazie al lavoro incessante delle chitarre che tracciano traiettorie crude e sinistre senza mai perdere d'occhio la melodia. Così come "Helike", brano più melodico del lotto, ma anche il più convolgente nell'immediato sul piano emotivo. Forse si poteva anche sperare in qualcosa in più dato il livello di preparazione con cui i Geist riescono largamente ad imporsi oltre la media, ma sarebbe poco onesto al fronte di un lavoro che scorre via lasciandosi ugualmente dietro la sua bella dose di anime resuscitate dall'al di là, legate, d'altronde, da un unico tema lirico di sicuro fascino come il mare. Produzione ottima ed artwork splendido, inoltre, rendono il prodotto ancora più interessante. Virtù che faranno particolarmente presa soprattutto su chi apprezza un disco nella sua interezza, confezione inclusa.
Ad avercene.
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