DREADLINK: ZERO ONE
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17/08/2012'Zero One' segna il debutto per questo quintetto tedesco che ha ben chiaro lo stile attraverso cui esprimere le proprie frustrazioni. Si parte di una base di thrash moderno, per abbracciare ed intrecciare poi il southern sludge metal che fa il verso ai Down - Raphael Adamek non s'impegna più di tanto per mascherare la sua venerazione per Phil Anselmo in diverse parti del disco. Qua e là le clean vocals vanno a spezzare il growling perlopiù filtrato, anche se è quest'ultimo che incide essenzialmente nell'economia di un album prodotto ed eseguito con tutti i crismi di un'uscita moderna, sorretto da chitarre che giocano di continuo con distorsioni e riff pesantissimi, e da una sezione ritmica che fa di mid-tempo fantasiosi una valida e solida macchina macina colpi. Avvertiamo anche qualche accenno groove ed una latente tendenza a sfrutture le sonorità alternative/Nu metal nelle parti più lineari e pulite, cosa che lascia intendere quanto l'ispirazione dei Dreadlink derivi in tutto e per tutto da quanto la scena del rock duro ha espresso negli ultimi dieci anni. Aspetto che se da un punto di vista odierno risulta ben collaudato, lascia alla band anche diverse porte aperte visto che più volte in 'Zero One' diverse sfumature potrebbero meglio concretizzarsi, cosa plausibile con l'eventuale prossimo materiale. Per il momento accontentiamoci di un album che sa già come tenere sotto assedio la nostra (in)stabilità emotiva.
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