DEVIL MASTER : Ecstasies Of Never Ending Night
data
04/05/2022I Devil Master sono una band americana di Philadelphia che con questo ‘Ecstasies Of Never Ending Night’ arrivano al secondo album in carriera. Si tratta essenzialmente di una attività di riacquisizione di antinquariato power speed black metal degli anni ’80. Già “Ecstasies..”, brano di apertura, sembra l’intro del primo disco dei Destruction, e la successiva “Enamoured In The Throes Of Death” ripropone i suddetti generi con giri ritmici triti e ritriti. Per un cinquantenne come me questa materiale è roba del tutto anti diluviana, se non risalente al paleozoico; ci sono nato con quel genere estremo e per questo oggi mi suona ammuffito, come pure i titoli di gran parte dei brani che si somigliano un po’ tutti, dalla base ritmica agli arpeggi dei momenti più “dark”, dalla voce agli assoli. Solo la seconda parte del disco sembra segnalare qualcosa di più interessante. Si eleva un po’ sopra la mediocrità: ad esempio “Abyss In Vision”, brano strumentale dal vago sapore Killing Joke dei tempi migliori, considerando che la monumentale band di Jaz Coleman “suona” ancora attuale oggi e ha esercitato una grande influenza su tanta musica “divergente” (dalla darkwave, al noise, all’industrial fino al gothic), da fine anni ’80 in poi. Dello stesso tenore è la gradevole “Shrines In Cinder”. Ma per il resto mi chiedo, a parte queste lodevole eccezioni, quale senso abbia oggi riproporre materiale stantio come quello in ascolto. Forse si punta più al mercato dei giovanissimi di primo pelo, con orecchie ancora “nuove”. Si citano tra le fonti Christian Death, Venom, Celtic Frost e persino i Discharge, ma preferisco ancora oggi riascoltarmi gli originali rispetto a queste copie sbiadite.
Commenti